Strutturalmente parlando, Black Market Music ricorda molto il precedente Without You I'm Nothing: Taste In Men è la nuova Pure Morning, la canzone "meno rappresentativa" del suono dell'album; Slave To The Wage (traccia n.8) e Special K (n.3) fanno la parte di Every You Every Me (traccia n.8!!) e di You Don't Care About Us (n.3!!).

I testi. Un pizzico di delusione qui è lecita: anche se è del tutto comprensibile che Brian non abbia più intenzione di "mettere il suo diario intimo su cd", la sensazione che si ha ascoltando versi come "I'm unclean a libertine / And every time you vent your spleen (...) You'll never see the lonely me at all" non è esattamente la stessa che ascoltare cose tipo "Hello mom / Hi mom (...) Who is uncle Tom / You are".

Ma sarebbe ingiusto giudicare quest'album solo in base al confronto col precedente: Black Market Music è nel suo insieme un disco vario, ben curato e "pieno" nei suoni; capace di suscitare molteplici emozioni, tanto nei brani più "sonici" ed energici (Special K, Days Before You Came) quanto in quelli più lenti e oscuri (Peeping Tom, Narcoleptic).

Se Molko afferma che alla base di questo disco sta l'idea di dipendenza, sia essa da persone, emozioni, sostanze e/o situazioni, i fan possono aggiungere che Black Market Music non è riuscito a farli guarire dalla loro "Placebo-dipendenza".

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