Gran bella cosa il Natale. E gran bella cosa anche l'usanza di fare i regali: quest'anno mi è toccato un lettore mp3 (non dico quale, guai alla pubblicità occulta...) che legge mp3, wma e anche i testi in txt, ha la radio e si possono fare registrazioni, il tutto retto da una memoria di 20 (venti) giga - mica briciole -, tutti in un palmo. E un'altra chicca è la fedeltà: non mi perdo più una nota, un passaggio, niente di niente, si sente che è una cosa spettacolare! Ho passato S. Stefano e i giorni successivi a riempirlo di canzoni, tra le quali ho messo anche quelle di questo cd, che avevo messo nel dimenticatoio. Risultato? Ho rivalutato Brian e i suoi amichetti: non è il mio genere e non mi piace tantissimo, ma devo ammettere che vanta una produzione e un mixaggio non da poco.

Non so chi sia il produttore ma ha fatto un gran bel lavoro: ha giocato con la voce, con i sintetizzatori, con gli effetti della chitarra, con violini e tastiere a riempire, con gli altri strumenti della band (basso e batteria, entrambi molto ben curati e attivi nelle esecuzioni)... Tutte cose che il mio stereo non mi aveva fatto notare! Riguardo l'aspetto "globale", invece, ciò che si ha è un album carino, forse non al livello dei predecessori ma interessante e di facile ascolto, non sprigionerà chissà quale energia e grinta ma non è lento nè noioso e si lascia discretamente apprezzare. Nota riguardo due canzoni in particolare, "English Summer Rain" e "Protect Me From What I Want", a mio parere le migliori del lavoro. Direi che la sufficienza è più che meritata: non mi aspettavo niente di più da loro e infatti niente di più mi hanno dato, ma comunque gli appassionati del genere non lo butteranno nel cestino. E ora scusatemi ma ho ancora molti, molti giga da riempire...

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