Io e Ben Drew ci siamo corteggiati per almeno un anno, nascondendoci dietro gli stand di un supermercato. Lui faceva il prezioso ed io di solito non pago per una prestazione. Tuttavia alla fine ho ceduto e me lo sono portato a casa per 7 euro. Col senno di poi e avendo gustato il prodotto, posso dire che se anche avessi sganciato qualcosina in più ne sarebbe valsa lo stesso la pena. Si perché dopotutto, Ben Drew è anche una bella persona, non uno da una botta e via, e sembra conoscermi molto bene. Direi da molto tempo.
Sa, per esempio, che ho gusti musicali vari ed eterogenei ma non radicali: che mi piace il soul alla Marvin Gaye (toh!) e le cose un po' camp alla Dusty Springfield (My love goes down, Hard times), che apprezzo il rap à la Beastie Boys di "Sabotage" (Stay too long) ma che prediligo coloro che oltre a rappare sanno anche cantare, tipo Lauryin Hill di "The miseducation..."(She said). O che sa di fare centro se negli arrangiamenti orchestrali ci mette qualche sviolinata "spectoriana" (Darkest Place), che come me pensa che "Circus" sia l'unico grande disco di Lenny Kravitz (Stay too long) o che addirittura si ricorda di quel gioiellino di "duophonic" a firma Charles & Eddie dei primi 90's (Writing's on the wall).
Certo non basta questo per fare di un incontro l'Ammore con la doppia M. Però, dai, come inizio non c'è male e direi che un altro giro a 'sto Ben Drew glielo posso far fare. Diciamo anche più di uno. Senza esagerare e con le precauzioni del caso.
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