Ciao a tutti, ed eccoci con un disco che nel genere è senza dubbio fra i migliori che abbia mai sentito... si tratta del primo ed unico cd dei "Poeti onirici", intitolato "l'aria che respiro". Innanzi tutto loro sono 3 ragazzi e una ragazza calabresi, immersi in una società che loro spesso denunciano, avvolta dalla mafia, e dai problemi di cui purtroppo tutti noi siamo a conoscenza nel sud del nostro paese.
Il cd è piuttosto diverso dai classici cd rap italiani, sia nelle basi che nei testi: nelle prime troviamo molte parti fatte a piano, oltre ai classici "tumtumcha", e nei testi c'è una gran ricerca di poesia oltre alla aggressività di altri. Cercherò ora di elencare e descrivere le traccie, dato che secondo me ognuna di esse ha un qualcosa da raccontare: "Straniamento", il pezzo più cantato dalla ragazza (fra l'altro con un'ottima voce), molto carino musicalmente, tratta di un "viaggio mentale"; "Suspiria prufundis", uno dei miei preferiti, un inno alla notte con bellissimo ritornello cantato in inglese; "Ritorno al crepuscolo", un pezzo che non mi dispiace, con una metrica piuttosto strana ma articolata, che all'inizio va molto veloce; l'unico difetto è che questo è il classico rap di "autoelogio" da parte degli autori; "L'aria che respiro", che da il titolo al cd, è un pezzo piuttosto poetico e orecchiabile; "La mia realtà", il primo pezzo di denuncia: ce l'hanno non solo con la situazione al sud, ma con quelli che vanno orgogliosi di esserlo solo quando li fa comodo; "Dolce stilnovo", la canzone con il testo che raggiunge l'apice più alto di poesia in tutto il cd: dialettica impressionante; "Momenti che non tornano", carina, con pezzo in francese, e abbastanza orecchiabile il ritornello; "Liber chronicon", il pezzo di sicuro più aggressivo con la maggior carica di tutto il cd, dove viene detto di "eliminare" (immagino solo musicalmente) qualche "scarso"; "Non risveglio", la mia canzone preferita: ci si chiede se sia meglio vivere in un eterno sogno, oppure stare in questo orrendo mondo; "Rilassato come non mai", inno alla "southside", ovvero come chiamano la spiaggietta dove trascorrono tempo aprendo la mente ai più disparati pensieri; "Vedo il buio", altro inno all'oscurità, elogiandola perchè non vedendo ciò che hai davanti puoi immaginarti di tutto; "Niente di importante", anche questa con pezzo in francese, anche questa molto aggressiva, contro le persone che non hanno mai considerato di valore gli autori nella vita; "Portami con te", si chiude con un pezzo molto romantico, orecchiabile, e dalle bellissime parole.
Insomma un disco senza dubbio consigliato agli amanti del genere, ma anche se non lo siete state pur tranquilli che qui potete trovare tantissime belle parole!!! ciao e a risentirci
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