Cinque uomini dall’età variabile sono vestiti come dei decerebrati: ibernati negli anni ‘80, pare siano stati scongelati all’improvviso sulle sedie di un tavolo con 2 carte davanti alle loro zampe piene di anelli. Luci più che soffuse, diciamo pure che non si vede un cazzo, ma queste 10 paia di grasse retine non se ne curano mica e sono coperte da lenti scure. Chissà, forse sono vampiri: il colore della pelle è quello. Si suda, c’è tensione palpabile nell’aria. E non potrebbe essere altrimenti perché infatti si tratta di uno sport. Attenti che si incazzano pure se non siete d’accordo sul fatto che sia un’attività agonistica psicologicamente e fisicamente impegnativa, quasi logorante. Stare seduti per enne ore ad un tavolo ed infine alzarsi con le chiappe a forma di sedia non è mica da tutti. Ed io, cari sportivi, mi fido ciecamente della vostra esperienza maturata negli anni e piuttosto di confutarla, provando sulla mia pelle una tortura del genere, sono pronto a tagliarmi i coglioni con le unghie del primo gatto randagio che mi miagolerà.

Un nerd yankee qualche anno fa ha vinto un paio, forse tre se non addirittura quattro o chissà, magari cinque, milioni di dollari a Las Vegas diventando il campione del mondo. La traduzione del suo cognome in italiano è “fabbricatore di soldi”. Quindi riassumendo Cristoforo Fabbricatore di soldi spendendo 30 dollari on-line ne ha guadagnati una montagna. Delirio. Per questo motivo milioni di persone in tutto il globo hanno cominciato a giocare furiosamente ogni sera. Ed invece di scopare, uscire con gli amici, sbronzarsi, andare al cinema, leggere un libro, dormire, farsi una sega o stare semplicemente in famiglia se ne stanno appollaiati al pc a giocare a soldi a poker proprio come ci invitano a fare tra gli altri casi umani Miccoli, Buffon et similia. Con moderazione, mi raccomando, molta moderazione questa tv proietta a loop poker per 24 ore al dì dal main event al torneo del condominio. Dai giovanastri interenettari alle casalinghe. Perché non bisoga esagerare e alla fine è solo un hobby.  

Ma il vero pokerista qui dissentirebbe perché il poker alla texana è una scienza che non si basa sulla mera fortuna. C‘è la matematica, la statistica, la psicologia, il saper variare il gioco, il saper puntare ecc...Altro che Hobby: nel poker alla fin fine vincono sempre e solo i migliori. Senza senza saper leggere né scrivere una persona estranea all'ambiente potrebbe tuttavia sottolineare il fatto che in tutti gli altri sport è impossibile diventare campioni del mondo imparando a giocare alla playstation di notte. Perché sullo schermo del mio pc Messi, MJ, Federer, Rossi, Phelps ecc… mi fanno una sega.

Ho scoperto qualche settimana fa questo canale che per 24 ore trasmette tornei di poker e devo ammettere che inizialmente mi sono divertito un sacco a gustarmi saltuariamente questa bella, e pressoché infinita, carrellata di casi umani, la cui quasi totalità, non ha il mimino senso del pudore. Saranno milionari ma sembrano una parodia del miglior Corrado Guzzanti eppure, per quanto si stenti a crederlo, parrebbero reali. Nerd color latte Vs adulti afflitti dalla sindrome di Peter Pan, giovinastri obesi Vs anziani nodosi che si rendono ridicoli su un tavolo. Gente che inneggia alla sfortuna se esce un 7 invece di un 8 o che si mette le mani nei capelli ed esulta manco avesse corso i 100 metri in 8 secondi. In questo istante mi fa sbellicare per esempio questo tricheco di 140 chili, un campione, con le cuffie e gli occhiali scuri e le movenze di Robocop e mi fa scompisciare ancora di più il giocatore italiano che al torneo per “vorrei ma non posso” cerca di imitarlo muovendo goffamente le chips e, masticando come un ruminante, sbiascica in romanaccio stretto termini inglesi come “reisse“ - “ander de ganne“ ecc... Commentatori che fanno i saccenti e gli spiritosi con le mani scoperte, per dei professoroni che non sbagliano mai e che dovrebbero avere un miliardo di euro in banca tanto sono infallibili.

Mi fa infine ghignare amaramente il fatto che per un congruo numero di persone quel tricheco che negli anni di severo sport ha sviluppato un culo a forma di sedia e che difficilmente arriverà ai 60 senza 2/3 infarti possa davvero essere una sorta di idolo, una meta finale della loro esistenza. Una volta lo erano i musicisti, gli sportivi, gli scrittori, gli attori, gli “artisti“. Non ho mai provato una gran passione per le carte, ma come passatempo con gli amici il poker, come gli altri fratelli di seme, può regalare delle ore divertentissime. Ma se lo definiamo pure uno sport e lo spingiamo all’inverosimile con pubblicità e con una tv specializzata alla stregua di un obiettivo da inseguire per avere dei soldi facili. Se viene spinto in questo modo per arricchire i proventi dello Stato e rendere ancora più vegetali e povere (in senso economico e sociale) le nostre esistente. No, allora scuoto la testa e me fotto altamente degli insulti che mi elargirete giustamente per questa scroncatura volutamente di parte.

Aspetto con ansia Scacchi & Bridge TV/Curling & Bocce TV/Trivial Pursuit & Monopoli & Risiko TV/Sputo del nocciolo della ciliegia TV/Mi gratto le palle sul divano per 24 ore TV/Corsa dei sacchi TV/Birra e Salsicce TV/Rutto tutte le parole TV ecc... 

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