Incredibile ma vero, nessuno ha mai recensito questa statua, anche se chiamarla così è piuttosto riduttivo, poiché ci troviamo davanti alla migliore opera di Policleto di Argo, un artista veramente eccezionale.

Eh si, scordatevi un qualsiasi Doriforo o Discoforo, questo è il vero capolavoro del nostro Policleto (pure scrittore del "Canone di Policleto", quindi un personaggio veramente multitasking)

Ma veniamo all'opera: vi è rappresentato un giovane atleta nell'atto del legarsi alla fronte la cosiddetta tenia, la benda della vittoria. Vi è una chiarissima applicazione del chiasmo (e immagino sappiate tutti cos'è il chiasmo), le proporzioni sono tutte molto naturali e scolpite secondo il Canone accennato poco fa, e nonostante l'azione sia difficile da immortalare, In questa opera risulta estremamente naturale.

Ma la cosa che fa schizzare questa statua nella top 3 della mia personale " top 10 statue greche del periodo classico " è come il volto sia leggermente girato verso una delle due braccia, come al voler accompagnare il movimento.

Insomma una statua stupenda e ingiustamente dimenticata, e anche se è rimasta solo la copia romana in marmo, sono sicuro che l'originale non sarebbe da meno.

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