Quando la musica Indie si interseca alla magia del Natale in un ambiente come la radio ufficiale del Politecnico di Milano accadono magie. Anzitutto perché artisti come Lo Stato Sociale, Willie Peyote, Il Pagante e conduttori radiofonici come Wad non perdono occasione e ne fanno parte immediatamente, dando un contributo ironico alla canzone e rendendola degna di un cabaret di sorprese natalizie come mai prima visto prima in ambiente universitario. Il tema trattato si coniuga in una semplice domanda: "In un anno così particolare come quello appena trascorso, facciamo fatica a fidarci di chiunque, anche di Babbo Natale e dei suoi regali. Esperti come siamo, ci potremmo addirittura sostituire a lui! Ci riveleremo degli autentici Babbi Natale o dei Babbi e basta?" E così, una volta ascoltata, il suo ritornello riecheggia in testa (dopotutto la base è ripresa da: 'Sono così Indie' de 'Lo Stato Sociale') e non si riesce a smettere di canticchiarla. La canzone in sè poi è un tripudio di colori, di autocitazioni, di cliché, di ironia sulla condizione dello studente universitario e di saluti da parte di tutti i membri dell'associazione.

Un utente (personaggio) di DeBaser (del quale non faccio il nome per non far trapelare informazioni su di lui) è stato molto gentile e mi ha inviato una sua recensione alla canzone che riporto per intero:

Se c’è un punto di congiunzione tra questa canzone e Vasco Rossi, è la voglia di rompere il cazzo a chi non ci lascia fumare, ma un giorno la matematica livellerà i crinali di tutte le cose, trasformando l’entropia in cocaina nella cuki e lean nel calice di fuoco.

Ci piace pensare al cielo che si spiegazza qua e là disegnando crateri leggeri sofficissimi nell’azzuro, alle migliori menti della nostra generazione seminare i campi di grano arpeggiando in armonie oscillatorie, a quanto assurdo sia vivere in un mondo in cui l’equazione di una briciola di pandoro avanzata nel piatto è infinitamente più complessa della più articolata delle articolazioni.

Eccoci, ben oltre le idee di giusto e sbagliato, al di là di ogni più rosea prospettiva quantistica, il nostro sentito augurio di poter rileggere la storia del nostro percorso dopo un corretto lavoro di editing aka buon Natale di me** / buone feste del ca**

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