È bello scoprire come tante volte dietro nomi strani e apparentemente impronunciabili si nascondano perle musicali di singolare valore. Polly Paulusma è sicuramente una di queste. Dai un'occhiata alla copertina e subito capisici quale sarà la sostanza del disco: semplicità, eleganza e uno straordinario gusto per l'arte in sé, considerata come miglior modo per rappresentare il proprio animo e le proprie emozioni.
Il tutto amalgamato per ottenere un folk di classe veramente elevata, soprattutto se si considera la giovane età di questa cantante londinese che prima di uscire allo scoperto con un lavoro tutto suo ha collaborato in progetti con diversi artisti (soprattutto Ben & Jason, con Parker che ha anche prodotto il singolo).

Undici spaccati musicali, episodi apparentemente a sé stanti, in cui Polly lascia trasparire gli aspetti più disparati del proprio carattere legati da trame strumentali sostanzialmente omogenee.
E poi la voce. Dolce, avvolgente ma allo stesso tempo di una leggerezza che non potrebbe sposarsi se non con il folk, ottima a districarsi anche in sporadici salti di tonalità.

Una musica facilmente assimilabile fin dal primo ascolto che, se indirizzata dai canali divulgativi giusti non faticherà a riscuotere successi anche nel pubblico più "commerciale".
Tuttavia sotto sotto, questo è l'ultimo dei desideri di ogni singolo appassionato di musica, che vorrebbe tenere per sé come un qualcosa di prezioso ogni singola novità che la curiosità lo porta a scoprire.

Il paragone con songwriters del gentil sesso è inevitabile, e credo non sia eccessivo scomodare un'artista ormai affermata e pienamente accolta anche dal mainstrem musicale come la Jones.

Un disco capace di far risplendere il sole e riportare la tranquillità in tutti i momenti più o meno opachi di quest'estate.
In un periodo in cui la canzone d'autore al femminile si sta attestando su livelli di qualità veramente eccellenti (Bic Runga ma soprattutto PJ Harvey, tanto per parlare delle ultime uscite), questo "Scissors In My Pocket" potrebbe ritagliarsi uno spazio tutto suo e di primaria importanza.
Nelle mie preferenze lo ha già fatto sicuramente.

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