Copioni? Forse. Irritanti? Tantissimo. Originali? Può Darsi.

Insomma, che cosa sono i POLYSICS? Gli eredi dei Devo? O vogliono semplicemente essere una loro tribute-band? Non manca niente a loro: Divisa, occhiali e i movimenti non mancano. Basta guardare la tastierista, Kayo, nei live per accorgersi di quanto siano copioni, ma allo stesso tempo originali. A mio parere ''We Ate The Machine'' è il loro album meglio riuscito. Rispetto agli altri album sono meno ripetitivi, l'album è più omogeneo e i brani sono collegati tra loro. Questo quartetto giapponese da Tokyo composto dal leader Hiroyuki Hayashi, Fumi, Masashi Yano e Kayo è sorprendente.

Il primo brano, ''Moog Is Love'' inizia con la batteria furiosa di Yano a cui si sovrappone il riff di chitarra sporco, ma attraente; poi arrivano il basso e il sintetizzatore. Il modo irritante di cantare e l'inglese incomprensibile di Hiroyuki è regolata dai sintetizzatori e dalla voce robotizzata di Kayo. Il secondo brano, ''Pretty Good'' Inizia con il sintetizzatore e arriva tutta la strumentazione della band: riff agghiacciante e tastiere, che alla prima strofa, mi ricordano molto un inseguimento poliziesco in una sit-com. verso la metà arriva il pianoforte vero e proprio e accompagna la voce, sempre robotizzata, di Kayo; si ripete il riff e arrivano gli assoli di sintetizzatori e chitarra. Arriva ''Rocket'' quasi come se fosse il seguito di ''Pretty Good'' dove,come sempre le tastiere e i sintetizzatori la fanno da padrona; si aggancia quindi la batteria accompagnata alle due voci femminili di Kayo e Fumi e, ti toglie il fiato quel ritornello,corto ma che ti prende: batteria veloce e arrabbiata, basso e chitarra che sembrano un unico strumento. ''I Ate the Machine'' questo il titolo del quarto brano, il più ''rock'' di tutti gli altri. Il testo di questo mi attrae ''Un sorriso ormai costa 0 yen'' cosa vorrà mai dire? La felicità forse è svanita? Questo brano mi ricorda molto i MAXIMUM THE HORMONE, altra band giapponese ma che fà tutt'altro genere. Di brani inutili fin'ora non ne ho trovati, però ecco che è arriva ''DNA Junction'' che rovina le mie aspettative: ritornello accattivante, ma a metà brano cade nel più profondo del banale, qui il pianoforte non azzecca una nota è molto irritante.

''Kagayake'' o meglio dire ''I Ate The Machine 2'' è la copia gemella di ''I Ate The Machine'' ma è più leggera. Il successivo ''Pony and Lions'' è abbastanza inutile e molto vagamente la linea di basso dopo le strofe mi ricorda molto i Metallica, l'assolo di chitarra invece mi ricorda molto Santana. ''Arigatou'' anche questa abbastanza inutile ma curioso, il cantante comincia a rappare per metà del brano. ''Irotokage'' sembra una ballata pop-dance anni '70 se non fosse per il basso sporco. Le successive ''Mind your Head'' e ''Digital Coffee'' sono brani molto divertenti, possono benissimo essere usati come una sigla di un qualsivoglia anime giapponese. ''Boys & Girls'' è il loro brano meglio riuscito e più ''originale'' del album, un brano da ballare in spiaggia o in compagnia. ''Blue Noise'' è un brano che mi ricorda molto una canzone di ''Animal Crossing'' un videogioco della Nintendo. L'ultima ''Dry or Wet'' è abbastanza inutile. L'ordine giusto degli ultimi tre brani per me dovrebbe essere:

-Dry or wet

-Blue Noise

-Boys & Girls

Le influenze ci sono,anche troppe: Devo, i Radiohead ai tempi di ''KID A'' ed ''Amnesiac'' i Kraftwerk.. ma questa influenza l'hanno saputo rendere unico, anche se a volte esagerano con le bizzarrie e le stranezze, la sufficienza è piena.

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