La gente comune tende a considerare il lunedì come un giorno particolarmente stressante: dopo il divertimento del sabato sera e il relax della domenica, si torna a scuola e/o lavorare e quindi a svolgere la noiosa routine giornaliera. Fortunatamente il lunedì è anche il giorno in cui esce il nostro giornale preferito, il TV Sorrisi e Canzoni, che sta lì a sviscerare tutta la programmazione televisiva, a regalarci servizi sollazzanti e naturalmente a parlare di grande musica.

Mai avrei pensato però, neanche nel peggiore degli incubi, che il mio giornale preferito mi avrebbe dato una notizia sconcertante, tra l'altro sbattuta in prima pagina: Stefano D'Orazio, storico percussionista dei "Winnie The Pooh", o più semplicemente "Pooh", lascia la band dopo 38 anni di onorato servizio.

Tutto ciò è molto triste, ma in fondo era inevitabile che il giocattolo si rompesse: "Ho 60 anni, ho girato il mondo, ma ho visto solo hotel e palasport. Ho perso l'entusiasmo". Queste sono le amare parole del batterista che di fatto suonano come un game over per la band, che difficilmente andrà avanti senza il loro amico fraterno.

Tutto finito, allora? Si, ma si chiude con i fuochi d'artificio, col colpo gobbo, con quella grande uscita in stile che non dimentichi facilmente: un faraonico super-tour estivo (nei più capienti palazzetti dello sport italiani) e un meritato "best of" celebrativo che raccoglierà il meglio della carriera dei quattro. Il tutto però sarà preceduto da un fantastico inedito, pubblicato come singolo e attualmente hit più trasmessa dalle radio, dal titolo malinconico "Ancora Una Notte Insieme", canzone  ad alto tasso rock, vero e proprio sfogo per potere lasciare un buon ricordo ai fans.  Il testo è sofferente ed esasperato e lascia riflettere come solo poche altre canzoni dei Pooh hanno saputo fare : "Se uno parte è perchè non può più stare qui, ma c'è ancora una notte insieme per poter dare ai fatti un nome che NON sia fine". La lacrimuccia scenderà di conseguenza.

E così, dopo 40 anni di carriera passati a sperimentare tutti i generi possibili e immaginabili, dall'art-rock di "Parsifal", alla canzone d'autore di "Piccola katy" passando per il cantato a cappella di "Cuore azzurro" (attuale inno della nazionale di calcio, che ha rimpiazzato l'ammuffito cantico di Mameli) i Pooh chiudono la baracca, ma come già detto, in grande stile. All'ultimo concerto saremo tutti lì, in prima fila, a cantare ed emozionarci ancora una notte insieme.

Pooh forever in our hearts.

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