Dischi del 2016 Parte 2:

State percorrendo un autostrada alle in un freddo inverno di fine anni 80 alle 4 anti meridiane. Le luci sintetiche delle gallerie appeniniche illuminano a giorno l'abitacolo, in una psichedelia d'ombre. Porches è lo-fi, riporta in auge un uso basilare del synth nella sua deviazione disco-funk, il basso sta sotto la coltre atmosferica e ipnotizza le stanche membra. Non mancano i momenti spiccatamente dream (Beach House) e qualche reminescenza folk (Grizzly Bear). Stavolta la macchina invece di finire in mare come in Kill For Love (Chromatics) se la cava gettandosi in una piscina. Canzoni da sentire sotto pelle: Be Apart, Hour, Car

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