Finalmente dopo tanto tempo passato ad approndire la mia ricerca musicale, dopo essermi imbattuto in musica che mi ha fatto sentire diverse fitte al cuore mettendo a dura prova la mia emotività, dopo essermi perso tra i meandri dell'ambient (drone e non), passando attraverso tempeste di rumori d'avanguardia, mi sono schiantato contro un feedback che mi ha portato a conoscenza dei The Man of Porn, ed è stoner gente, abbastanza cazzuto da farmi venire voglia di parlarvene. E mi sento a casa, in un momento di smarrimento non c'è niente di meglio che l'affetto dei propri cari gruppi stoner.
Dietro questo bizzarro e raffinato nome si nasconde un progetto davvero niente male per una line-up di tutto rispetto che vede i nomi di Tim Moss (leader alla voce e alla chitarra), Dale Crover alla batteria (proprio lui, si lui quello dei Melvins) e Billy Anderson al basso, piano, organo e cori. Quest'ultimo è meglio conosciuto come produttore ed il suo curriculum fa da garanzia, avendo prodotto dischi fondamentali come "Sleep's Holy Mountain", vero diamante grezzo del genere in questione e "Through Silver in Blood" dei Neurosis, ed avendo inoltre lavorato con Fantomas, Mr. Bungle, Brutal Truth, Swans, Buzzo*ven, The Unsane, Damad, Asunder, RDP, e molti altri ancora...
Il disco inizia direttamente col botto, una rivisitazione del capolavoro floydiano "One of These Days", dove la sopraffina psichedelia si incontra con il tipico rudimentale sound stoner, il tutto a ritmi più veloci. In mezzo un cocktail di buoni pezzi dal possente impatto ("Capp Street" e "Outta Site"), esperimenti in feedback che descriverli sarebbe come parlare della consistenza di un peto e tre diverse versioni della cover dei Motorhead "I'll Be Your Sister", rinominate semplicemente Sister, Sister (Valium Mix) e Sister (Nod Mix). Quest'ultima è la ripetizione per cinque minuti del tozzo e massivo riffone capo della canzone che insieme alla traccia conclusiva "Loop" causa all'ascoltatore quell'effetto di stordimento che a me piace tanto, una sorta di timbro con scritto STONED stampato con forza e convinzione in fronte.
Auguro uno spensierato tramortimento a tutti! (tranquilli, sono sempre dell'idea che un disco stoner va accompagnato da qualche bel trombolone, e visto l'entusiasmo causato da "Experiments in Feedback" l'abbinamento con la SS ci sta tutto!)
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