Un "Nuovo Contrordine Mondiale" volume 2 meno riuscito della mastodontica opera, 19 brani, di quasi cinque anni fa. "Imperfetto" allude alla qualità della registrazione, tutta in cantina e tutta suonata autonomamente. In tempi di Covid Giuseppe Povia, anziché stare a guardare, si mette a lavoro e tira fuori un disco tra amore e società, sulla stessa falsariga del precedente. Si comincia con "Torneremo Italia", una delle più belle, dove si ricorda "l'Italia degli anni '80 e '90" già citata in "Voglio respirare". Si allude, naturalmente, anche alla Lira. "Non so cos'è l'amore" e "Brutto sogno" sono le uniche due sentimentali del disco, e sono associabili a "Meravigliosa follia". Ma la maggior parte del disco è politico-sociale, al punto che si doveva chiamare "Polisociale". Tra le canzoni sull'attualità politica ed economica, che formano un corpus omogeneo, sicuramente "Tutto cambierà", nella quale si cita il Meccanismo Europeo di Stabilità, "Fanculo il debito" (associabile ovviamente a "Debito pubblico"), "2011", anno del "colpo di Stato" di Mario Monti, "Dito medio" e la hit "Immigrazìa". Tra le canzoni di vita spicca "Cameriere" (altra hit e riuscita metafora tra canzone e il mestiere che faceva Povia da più giovane), mentre sul versante della religione vi sono "Come Dio" e la conclusiva "Natale per l'eternità". Da segnalare infine la rivisitazione, in chiave attuale, di "Bella ciao", ovvero "Italia ciao". Il sottoscritto l'ha acquistato, in formato elettronico, in un pacchetto che include: le 12 tracce in alta qualità, in formato mp3, in formato base musicale, poi una biografia e i contatti, un libretto di foto dalla cantina-studio del 48enne milanese, una anche con la sua collaboratrice Muacia, i testi delle canzoni su 12 grafiche diverse e un'intervista "imperfetta", nella quale l'autore racconta la genesi del progetto. Il sottoscritto ha anche ricevuto un video di ringraziamento fatto apposta dove ringrazia personalmente per l'acquisto del disco. Anche questo disco, come il predecessore, è stato definito "sovrano", cioè che tocca tematiche scomode e non allineate al "politically correct" imperante, così come non allineate al pensiero dominante. A tal proposito eloquente è la copertina, con Giuseppe che sul retro del giubotto ha scritto "critical thinker", "pensatore critico". Al disco, nel complesso metto 3 stelle, mentre a "NCM" avevo dato addiruttura 5 palline! Questo è appunto la versione "imperfetta" di un disco, quello del 2016, alla soglia della perfezione, secondo me tra i migliori dischi del decennio. La top three è per me "Torneremo Italia", "Immigrazìa" e "Cameriere".

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