Scott Herren è senza dubbio una delle personalità più eclettiche dell'intero panorama musicale odierno. Già noto per i suoi molteplici progetti paralleli (Delarosa & Asora, Savath + Savalas), allievo di Aphex Twin e Squarepusher, il buon Scott, vestendo i panni di Prefuse 73, tenta di applicare la destrutturazione ritmica e melodica dei suoi maestri alla musica Hip-Hop, con risultati più che soddisfacenti. Già il primo "Vocal Studies + Uprock Narratives" (Warp, 2001) aveva posto in risalto le sue abilità di producer e sperimentatore, ed il successivo "One Word Extinguisher" non fa che confermarle nella loro totalità. Pubblicato nel 2003, ancora per la fedelissima Warp, "One Word Extinguisher" è un altro tassello dell'esperienza Prefuse, che finisce per completare ed ampliare il discorso intrapreso dal nostro con l'album precedente.
Il lavoro si articola in 21 tracce più 2 pezzi bonus, per un'ora complessiva di grande musica, in cui la componente elettronica-ambientale sembra prendere, in alcuni casi, il sopravvento sui tipici 4/4, senza pregiudicare però l'ottima riuscita del tutto. Ciò che sorprende del disco è sicuramente l'utilizzo quasi impressionistico del campionatore, il continuo susseguirsi di "taglia e cuci" frenetici, che finiscono per destrutturare in maniera schizofrenica qualsiasi voce e melodia, per un risultato innovativo e a tratti quasi sconvolgente. Già nell'iniziale "The End Of Biters - International", l'intreccio di ritmiche trascinanti e folli cut up vocali porterà l'ascoltatore scettico all'impossibilità di dubitare dell'effettiva genialità di Scott Herren e della sua profonda conoscenza della materia trattata (l'Hip-Hop appunto).
Proseguendo l'ascolto, poi, non si resterà certo delusi da gioielli come "Plastic", accompagnata dalle preziose rime del sempre ottimo Diverse (da non perdere anche il suo esordio solista "One A.M."), oppure "Busy Signal (Make You Go Bombing Mix)", schizoide produzione a 4 mani con Daedelus in cui si arriva addirittura a costruire la ritmica con il beatbox del mitico Biz Markie. E che dire delle incursioni romantiche di "90% Of My Mind Is With You" e, soprattutto, "Why I Love You" con Jenny Vasquez, dove il nostro paladino smonta e rimonta voci al pari di giocattoli infantili, creando melodie improbabili, ma allo stesso tempo profonde e sensuali, fino alla meravigliosa "Storm Returns", che da sola vale l'acquisto del disco. "Analizzando il passato, Prefuse progetta nel futuro", così si potrebbero riassumere gli intenti di un album come "One Word Extinguisher", un lavoro pregevole con il quale Scott Herren riesce a svecchiare l'Hip-Hop da tutti i suoi più stantii luoghi comuni e ad innalzarlo ad un nuovo stato di grazia, raggiungendo, se non la perfezione assoluta, almeno delle ottime vette, dimostrando come anche senza lustrini, paillettes e limousine si possa produrre grandissima musica. "One Word Extinguisher" ne è una prova, non lasciatevelo sfuggire. Voto: 4,5
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