Negli anni '70, il progressive visse il suo più grande periodo di fama. I Genesis composero "Selling England by The Pound", i Pink Floyd il mitico "Dark Side Of The Moon", gli Emerson, Lake & Palmer il sublime "Tarkus" e così via passando per altri capolavori.

La nostra terra pure conobbe un periodo di splendore grazie a gruppi come gli Area guidati dal famosissimo Demetrios Stratos, il Banco Del Mutuo Soccorso e la PFM (Premiata Forneria Marconi) che grazie al loro capolavoro, "Storia Di Un Minuto" si fecero conoscere in tutto il mondo arrivando addirittura a riempire stadi negli Stati Uniti (ricordiamo il memorabile live in USA).

"Storia Di Un Minuto" è un album che ha fatto storia e che contiene canzoni memorabili per il progressive mondiale (no, non mi sono sbagliato!!!).

L'album comincia con un introduzione di circa 1 minuto. A questa introduzione segue la famosissima canzone "Impressioni di Settembre", una brano bellissimo con un testo a dir poco memorabile. Infatti la canzone, contiene versi che faranno la storia di questo gruppo (Quante gocce di rugiada intorno a me / cerco il sole ma non c'è...). A questa canzone sussegue quella che poi sarà, con il testo tradotto in Inglese, la canzone più famosa della PFM, "E' Festa". Questa canzone restò moltissimo tempo al 1° posto delle hit inglesi e americane e fù quello che permise la consacrazione di questa band. Una canzone potentissima anche in sede live. Qui inoltre c'è una delle più belle performance di Mauro Pagani. "Dove Quando" è una canzone (inutile ormai dirlo: bellissima) acustica degna dei migliori Genesis (se non superiore). "Dove Quando parte II" invece è una canzone strumentale ad altissimi livelli. "La Carrozza di Hans" è un brano a dir poco stupefacente in cui è presente un bellissimo pezzo con la chitarra di Franco Mussida. L'ultima canzone, "Grazie Davvero" è una canzone degna della PFM. In questa canzone, si evince una tecnica compositiva da far venire i brividi anche a gruppi come ELP o Genesis.

Un album da non perdere. Sicuramente il miglior album italiano di sempre. Pochi artisti, anche internazionali hanno saputo raggiungere tanta elevatura. Un disco da avere assolutamente, per tutti gli appassionati di progressive anni '70.

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