Sono eccitato, in estasi.
Ho il cervello pressochè in pappa.
Dopo aver letto nel tardo pomeriggio che Les Claypool e compagnia briscola sono intenti a registrare il nuovo disco...ma cche ve lo dico affà!!!
Nel senso che non capisco più nulla o quasi; il solito stravolgimento ormonale ha preso possesso del mio miserrimo corpo. Facoltà mentali che sono andate a farsi benedire (per non usare quell'altro termine che ricorda il mestiere femminile più antico del mondo); ed ho già iniziato il conto alla rovescia. Anche se ufficialmente ancora non si conosce la data della pubblicazione del rientro discografico dei PRAIMUS.
Poco importa; tanto so già per certo che esso diventerà il mio album del 2017; anno per il momento tanto avaro di uscite discografiche degne di essere da me ricordate.
Ed allora mi par cosa giusta festeggiare codesto epocale avvenimento parlando di un vecchio lavoro degli scapestrati ragazzi della Cali(fuck)fornia.
E' un bootleg registrato durante il tour europeo del 1993; era il tempo delle rose...pardon di "Pork Soda" uno dei lavori fondamentali per capire l'assurdo percorso musicale di Les, Larry e Tim. Si vocifera, non solo in rete, che addirittura parte delle registrazioni provengano dal concerto del primo Settembre che i miei impareggiabili beniamini tennero nella dotta Bologna, accompagnati dai canadesi I Mother Earth e dai campionissimi del crossover di scuola europea Urban Dance Squad...e qui scatta il sicuro applauso di una buona parte dei frequentatori del sito!!!
Concerto dove mi feci ben notare con il mio ardore giovanile (sui miei bei tempi passati AZZ), coordinando il movimento "pogoso" dei numerosi astanti accorsi per l'avvenimento.
Ma torniamo al disco, partendo da quell'immagine di copertina che ben riassume l'indole festaiola, da autentici cazzari che da sempre accompagna la band. Per quei pochissimi che non conoscessero il gruppo questo aggiungo: partendo da sinistra il primo che si incontra è il batterista Tim "Herb" Alexander, campione del controtempo, dei tempi dispari. In altre parole un funambolo dello strumento.
Segue al centro, con un sorriso appena accennato ed una maglietta non proprio azzeccata, il chitarrista Larry Lalonde (sempre bene ricordare la sua giovanile militanza nei Possessed, una delle band che ha contribuito in decisiva maniera alla nascita di quell'immonda musica chiamata Death Metal).
Ed infine ecco lui, mio cugggino Les, con quei baffetti da sparviero; lui è la voce dei Primus. E suona anche il basso; parecchi sostengono che lo faccia anche bene. Non posso esprimermi a tal proposito, tenendo conto della mia totale ignoranza musicale, non conoscendo una singola nota del pentagramma.
Settanquattro minuti di "delirium tremens" suddivisi in tredici brani. Anzi dodici più un breve assolo di Tim seduto dietro i suoi "tamburelli". Facilissimo immaginare la deficitaria qualità sonora dell'opera; registrazione penosa, zoppicante. Si capisce ben poco; anche i suoni degli strumenti sono quasi comici; è il basso di Les a subire il trattamento peggiore. In alcuni momenti il suo strumento emette un suono sgraziato che sembra provenire da una lavatrice impegnata nel programma di centrifuga!! Non va molto meglio per chitarra e batteria; stesso ridicolo andazzo.
Ma cchissenefrega!!! I Primus sono i miei numeri UNO della Musica ed anche in questo caso, nonostante quanto di brutto riportato appena sopra, ad ogni ascolto vado in brodo di giuggiole.
Ed allora si parte a tutta con "Here Comes The Bastards" e si arriva alla cavalcata finale di "Harold Of The Rocks"; passando dalle parti di "My Name Is Mud", "Hamburger Train", "Mr. Krinkle", "Jerry Was A Race Car Driver" ecc...ecc...ecc...(1).
L'abituale superarticolata forma multifacciale; testi grotteschi che parlano di battute di pesca e di personaggi per nulla raccomandabili.
Un prodigioso sense of humour che accompagna il gruppo fin dall'esordio; frammentari, esilaranti, mutevoli nelle loro infinite divagazioni strumentali dal sapore free oltre ogni limite.
Un prepotente Funk-Metal tra sviolinate Jazz-Prog che rimandano ai "soliti" (nell'accezione brillante del termine) Zappa, Resident, Clinton, Beefheart, Rush, Crimson (King), Floyd (Pink) ecc...ecc...ecc...(2).
Ma i Primus non sono Secundus a nessuno...e te pareva che non facessi la battuta!!!
Ora l'attesa per me risulterà molto ma molto meno stressante (ho già il mio abituale stress da dover quotidianamente affrontare, porco ggiuda!!!).
God Save The Primus, in aeternum.
Ad Maiora.
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