Nell'oceano della musica rock, è possibile talvolta imbattersi in personaggi che hanno ben poco da spartire con la seriosità e la presunzione di molti artisti "seri", e uno di questi personaggi è il pirotecnico Les Claypool, bassista fantasioso ed eclettico con una personalità beffarda e un gusto tipicamente zappiano per la provocazione e il demenziale. Sia chiaro, non c'è nulla di particolarmente comico o rassicurante in quest'album, semmai accade il contrario, ma lo stile cartoonesco del gruppo riesce a schiudere all'ascoltatore nuove prospettive.
Prende così vita una serie di brani che sfruttano tutta una serie di ritmiche irregolari, dissonanze chitarristiche e rudi slap di basso per raccontare con tono da giullare storie di disperata solitudine ("Nature Boy"), dipingere scene di paranoia e suicidio (la blueseggiante "Bob", agghiacciante nel suo incedere catatonico) o semplicemente prendere in giro la figura del critico musicale presuntuoso e arrogante ("The Pressman", con tocchi di psichedelia indianeggiante e persino un accenno di Pink Floyd). Tra uno sketch e l'altro, la band inscena numeri strumentali curiosi e talvolta non del tutto riusciti (le pressoche inutili "Pork Chop's Little Ditty" 1 e 2) mentre riesce invece a costruire un episodio ipnotico e vagamente inquietante come "Wounded Knee", sorta di dub psichedelico per marimba e batteria. Brani come "Mr. Krinkle" appartengono al filone horror, e qui la serietà di fondo di tutti gli altri brani viene a galla in maniera più esplicita, sia nelle atmosfere plumbee che nel cantato teso/impaurito di Claypool. Completano il tutto la jam (decisamente noiosa) "Hamburger Train" e un altro strumentale di valore assolutamente nullo, "Hail Santa".
Quest'album segna il raggiungimento di una certa maturità nel sound della band (per quanto usare un termine simile parlando dei Primus possa suonare insensato e blasfemo), dove le liriche surreali e macabre si adattano alla perfezione a uno sfondo musicale sceneggiato con la massima cura e nel modo più spettacolare possibile. "Pork Soda" è una rock opera contemporanea, un ritratto ripugnante e maligno dei mali della società moderna, un pò come una versione meno apocalittica e più satirica di "Animals", con la maschera deformante di Les Claypool al posto della seriosità depressa e paranoica di Roger Waters. E dopo tutto questo, non dite che non avete riso neanche un po'.
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