Musiche e liriche provengono dal profondo dei sogni, dodici tracce incredibili e secondo me nessuno in italia ha mai osato tanto! Un rock prettamente acustico carico di psichedelia con una punta di Jazz, un mix letale si potrebbe pensare.

I Principles musicalmente prendono spunto da Velvet Undeground e Pink Floyd ma anche (parlando di gruppi anni '90) Verve e Radiohead. Sono più che adolescenti e non conoscono benissimo il pentagramma e non vantano di una tecnica notevole ma la loro creatività è fuori dagli schemi, sperimentano ogni strumento o qualsiasi cosa che possa creare un suono!!!
I testi sono poetici e decadenti, la loro musica è triste e la voce risulta sofferta e cupa in molti punti!

Ma passiamo col recensire le 12 canzoni dell'album.
BACH FLOWERS: un'intro di chitarra acustica, acida e psichedelica accompagna il viaggiatore nel sogno, dov'è questo sogno? "Nowhere" da nessuna parte!!! Poi un'altra chitarra continua con una voce femminile molto aggraziata e con tanto di effetto delay va avanti così, acustica e psichedelica (come se dei cantanti brit-rock facessero una cover dei Jefferson Airplane)
BEFORE THE DAY AFTER: un'altra canzone acustica: chitarra, voce e cembalo, triste più che mai, con un ritornello che ha una voce che sembra come un vetro che si sta rompendo da un momento all'altro!LITTLE HILL'S PILLOW: esempio lampante di Jazz-psichedelico; l'effetto reverbero alla Verve di A Storm In Heaven con batteria jazzata e chitarra che come al solito suona quelle solite 4 note!
THROUGH THE DREAM: la più anonima del gruppo, non ha durata eccessiva ma è come una lunga marcia che porta all'esplosione finale.
SADNESS BLUES: un testo magnifico, una specie di blues imponente e oscuro, una batteria precisa e jazzata, la voce alla Thom Yorke! La più bella del lotto.
NOWHERE GOING AWAY: è estranea all'aria che tira nell'album; aperta, solare con un solo accordo simpatico, piccola e concisa. Porta molto respiro!!!
DREAMING OF YOU: chiaramente si nota la somiglianza ai Velvet Undeground. I Principles ci propongono un madrigale molto simile ad alcune canzoni dei Velvet come All Tomorrow's Parties ad esempio, poi però verso il centro la canzone va avanti con cori (sovraincisi dalla stessa voce) che esplodono nel finale!
Con SEPTEMBER si ritorna a brani malinconici: sospiri, frasi sibilline ("september take me, september kill me") e un finale molto somigliante a quello di Karma Police dei Radiohead.
STRANGE SHADE OF COLOUR, un intreccio di chitarra elettrica ed acustica, sembra una canzone dal repertorio primi Pink Floyd, ma è molto interessante!
BURIED ALIVE IN THE SUN solo chitarra e voce, bella, ti lascia di sasso, un bellissimo testo.
L'album poi si chiude con la baccanale WHITE CLOUDS e la strumentale SOME SAD SONG con batteria completamente contro tempo e pianoforte ricco di effetti.

Un quattro pieno perché nessuno ha mai osato tanto, poi per la creatività e per i testi. Un cinque no perché prendono fin troppo spunto dagli artisti sopra citati e anche se fanno un mix di questi si riesce comunque a notare le varie somiglianze che ci sono. 

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