I Prong sono stati un gruppo fondamentale per lo sviluppo del Metal; nati nella seconda metà degli anni '80, hanno contribuito alla nascita di nuove correnti all'interno del genere. Sono stati i primi ad affiancare alla violenza e all'aggressività del Thrash Metal un utilizzo maggiore della melodia e contaminazioni di altri generi, anticipando di fatto l'avvento del Crossover. Inoltre sin dagli esordi hanno incorporato elementi Industrial ed elettronici, contribuendo in modo decisivo alla nascita dell'Industrial metal. Nonostante l'importanza avuta, un po' per l'attitudine anti-mainstream che da sempre accompagna i gruppi politicizzati, un po' per una proposta musicale mai troppo accessibile, i nostri non hanno mai fatto registrare vendite esorbitanti o un tasso di popolarità notevole.
In questo ultimo album, uscito il 2 Ottobre 2007, la vera novità è il cambio di etichetta, ovvero il passaggio dalla Locomotive Music alla 13th Planet Records di Al Jourgensen, impegnato anche nella produzione.
Musicalmente l'album si mantiene, nonostante i cambi di line-up , nel consueto stile della band New York: la chitarra di Tommy Victor, ormai unico membro originario presente, è sempre la stessa, con la sua caratteristica distorsione e i riff di stampo Thrash Metal. La batteria, affidata ad Aaron Rossi, è meno asciutta del solito, e si lascia andare ad un utilizzo più spregiudicato del doppio pedale e contribuisce all'indurimento del sound in alcuni pezzi. Il basso, come in tutti gli album dei Prong, è molto presente; infatti, diversamente da quanto accade nella maggior parte degli album Metal, le linee di basso di Monte Pittman sono chiaramente udibili, e contribuiscono a dare spessore alle potenti linee di chitarra. Una differenza rispetto alle produzioni del passato è costituita da un utilizzo maggiore della voce: Tommy Victor non si limita più alle urla soffocate e confuse delle precedenti produzioni, ma al contrario cerca di utilizzare in modi diversi la sua voce, esagerando anche un po' alle volte ("No justice'' è un lampante esempio).
L'album inizia con una tipica opener in stile Prong: "Looking For Them'' è infatti un pezzo da sonorità vagamente Thrash, in cui però non si rinuncia alla melodia, caratterizzato da un riff ripetitivo e da un ritornello travolgente. Altro pezzo nel tipico stile della band è senz'altro "The Banishment'' , che ricorda un po' il brano "Broken Peace'', presente nell'album "Cleansing'', nella struttura e nelle sonorità; particolare il finale arricchito dalle imponenti tastiere, suonate da Al Jourgensen. Non mancano brani in puro stile Thrash, come la serratissima "3rd Option'' o la title-track, in cui il basso si interseca perfettamente con le potenti linee di chitarra; può sembrare un paradosso, ma i brani appena citati ci dimostrano che i Prong sono una delle band che, al giorno d'oggi, esprime meglio il concetto di Thrash metal, nonostante la band di New York è universalmente citata come colonna portante dello sviluppo del Post Thrash. Non mancano le aperture melodiche dalle sonorità vagamente Nu metal, come "Pure Ether'' e "Worst Of It'', mentre sorprende positivamente la finale "Changing Ending Troubling Time'', caratterizzata da un minutaggio elevato rispetto alla media delle tracce e sonorità tendenti al Melodic Death.
Due o tre brani un po' meno ispirati fanno calare il voto di un comunque ottimo album, dallo stile inconfondibile e dalla produzione impeccabile.
P.S. Questa recensione è stata scritta in memoria di Paul Raven, bassista di questa band e di Ministry e Killing Joke, morto improvvisamente il 20 Ottobre.
Carico i commenti... con calma