Gruppo tedesco di genere elettronico nato nei primi anni '80 e formato da Ralf Dorper, Andreas Thein (che lascia la band quasi subito) e Michael Mertens. Al terzetto, che pubblica in Germania qualche singolo autoprodotto, si aggiungono le vocalist Claudia Brucken e Susanne Freytag.
Nel 1985 pubblicano, per l'etichetta ZTT di Trevor Horn, il loro primo album "A Secret Wish" preceduto di qualche mese (1984) dal singolo "Dr. Mabuse" che ottiene discreto successo in Gran Bretagna.
Le atmosfere del microsolco sono basate sull'ampio utilizzo di elettronica e sperimentazioni industrial-percussive ai sintetizzatori ma anche di interessanti ritmiche basso-chitarra. Il vago intellettualismo del synth-pop che sta nel mezzo tra il l'elettronica e la wave oscura accontenta sia il pubblico più esigente che quello più commerciale. Anche i testi sono ricercati (ben rappresentati dalle foto di Anton Corbjin) e svariano tra visioni d'orrore, paure, duelli d'amore tutti stesi su un piano dall'area sempre minacciosa. Oltre alle particolari stesure musico-testuali è degna di nota anche la particolarissima voce nasale della vocalist solista Claudia Brucken, non eccessivamente curata ma sicuramente intrigante nelle sue estensioni ed inclinazioni.
L'apertura è data da "Dream Within a Dream" una parafrasi musicalmente drammatica e minimale di un testo di Edgar Allan Poe. In "Murder Of Love" si scorgono le dure e spigolose venature elettriche tedesche con linee di basso e percussioni simil-militari dall'enfasi molto accentuata. "Frozen Faces" è un pezzo più accessibile strutturato su due parti ben distinte simmetricamente: la prima più scogliosa ed elettrica, la seconda più tenue e leggera. Il già citato primo estratto "Dr. Mabuse" è un ottimo e lunghissimo (10:41) esempio di ammiccamenti orecchiabili misti a misteriose ed inquietante trame al sintetizzatore dall'inflessione industrial soprattutto nelle percussioni. "P-Machinery" si staglia come pezzo cardine dell'intero disco. Corroborato da un ottimo successo di classifica, il pezzo è una collezione pirotecnica e coinvolgente di pop-elettronico di eccellente fattura. Straordinaria addirittura la versione extended che valorizza appieno lo sforzo artistico del gruppo.
Molto famosa ma forse meno interessante è "Duel" strutturata in modo troppo commerciale e senza i picchi e le variazioni tematiche del resto della produzione; l'economia però è sempre importante nel mondo discografico. Molto più interessante è la versione del pezzo denominata "Jewel", più cattiva e grezza. Altro gran pezzo è "Sorry For Laughing" sincopata e terribilmente piena di suoni percussivi intrecciati, volutamente stesa su un tappeto ritmico ondeggiante e cantata quasi in cadenza stonata dalla vocalist. Chiudono il lavoro la finta leggerezza di "The Chase" e la rilettura in chiave ancor più onirica e sontuosa del pezzo d'apertura rinominato in questo caso "Strenght To Dream".
Disco molto interessante e spesso trascurato se riferito al singolo "Duel" con il quale la band è conosciuta ai più.
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