Quando, un paio di anni fa, ho ascoltato per la prima volta i Protest The Hero, non ci ho capito niente. Allora, spinto dalla mia buona volontà, li ho riascoltati. Non ci ho capito niente lo stesso. Però mi piacevano, di questo ne ero (e ne sono) più che sicuro.
Non è facile ascoltarli, anzi, probabilmente la loro musica è una delle più difficili da apprezzare, le loro ritmiche schizofreniche e i loro tapping esasperanti possono lasciarti confuso, spiazzato e facilmente irritato. Le loro canzoni partono letteralmente per la tangente e non capisci dove vogliano andare a parare. Il termine "flusso di coscienza" ai nostri giorni, più che abusato, è stato proprio molestato e divenuto quasi oggetto di stalking, ma nel loro caso calza a pennello. Se dovessi scegliere un tipo di musica che si accompagni bene alla lettura dell'Ulisse di Joyce, non esiterei a consigliarli. Ad ogni album questi folli canadesi alzano l'asticella dell'insania, e con "Scurrilous", pubblicato da pochissimo, raggiungono improbabili livelli di malattia musicale. Cercare di descrivere le tracce è un'impresa praticamente impossibile per il fatto che sembrano dettate da una totale incoerenza che poi, a ben guardare, è solo un utilizzo assolutamente indiscriminato della libertà espressiva della musica. Un encomio va fatto al cantante Rody Walker, capace di cantare sopra follie pentagrammate come le canzoni dei Protest The Hero e per avere a mio avviso una delle voci più belle e potenti del panorama metal mondiale.
In conclusione, un album che consiglio vivamente a tutti coloro in grado di apprezzare l'imperscrutabile.
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