Anno domini 1996.

Gian Maria Accusani, giovane sbarbatello friulano, riesce a dare alle stampe il suo primo album punk, questo "Testa plastica", insieme al suo gruppo, i Prozac+, formati da lui alla prima chitarra, la fidanzata Eva Poles alla voce, Elisabetta Imelio al basso e un misterioso Simon alla seconda chitarra.

È un buon esordio, fatto di quel pop punk, ancora un po' acerbo, che da lì a due anni esploderà nel successo nazionale (e internazionale?) di "Acidoacida".

Già da questo album, comunque, si evidenziano i temi cari a GM, come la droga, il disadattamento sociale, la solitudine esistenziale.

Il singolo "Pastiglie", orecchiabilissimo, trainerà il disco a un buon risultato di vendite e a qualche intervista su MTV.

Un buon esordio, in definitiva, adatto agli amanti del pop punk suonato bene ed ispirato altrettanto.

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