A sentire la seconda traccia di questo disco d'esordio degli "Psychic Ills", si potrebbe facilmente dubitare della loro provenienza geografica.

Pur facenti parte della scena newyorchese questi cinque giovinastri sembrano fuoriusciti dal Texas di fine '60, non prima di essersi fatti un giro in barca sul Mekong insieme a Dennis Hopper. Nella traccia suddetta, "Electric Life", vestono i panni di novelli 'Red Crayola', con tanto di intro e outro tipo free form freakout, e nel mezzo una nube acidissima di riverberi.

Dediti al lato più ipnotico e suggestivo della psichedelia, che fa tesoro di poche note e pochi giri per raggiungere l'effetto desiderato, in 8 tracce e meno di 40 minuti omaggiano, rielaborandole, influenze e approcci musicali desueti, producendo un album totalmente avulso dal panorama musicale odierno.
Caratteristica che li può facilmente far classificare come nostalgici, o peggio revisionisti/revanscisti musicali; non sta a me sindacare sulle motivazioni o l'onestà artistica dietro tale scelta, ma di fronte a episodi quali "January Rain" non riesco a non definirli geniali.

Raramente un gruppo al primo album raggiunge tali vette di sincretismo e sintesi musicale senza fornire troppi riferimenti espliciti alle fonti. L'amalgama sonoro di "Dins" è fatto spesso di poco, basta una batteria tribale, un giro di piano ossessivo, una voce che al più sussurra, non canta, e il gioco è fatto. Come scritto sopra l'unico referente individuabile sono i primi Red Crayola, spesso più per l'approccio che per affinità musicale tout court; per il resto la zuppa preparata dai nostri risulta omogenea e incredibilmente uniforme.

"Inauration" e "I Knew My Name" che confluiscono una nell'altra, evocano tanto i primi Can quanto i Velvet malati di "White Light White Heat", "Another Day Another Night" vola su un tappeto di chitarre lisergiche dove la voce sembra provenire da terre lontane e misconosciute, "Witchcraft Breaker" e "East" fanno implodere in poco tempo reminiscenze da gongyō buddhista, rumorismi assortiti e backward tapes.

Ad oggi disco psichedelico dell"anno. "Guaranteed to blow your mind"

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