Arrivare a fare proprio un artista non passa sempre da una canzone lanciata e da qui a iniziare a seguirlo se è all'inizio della carriera o ne ha già un po' alle spalle.
Nel mio caso arrivare ai Pulp era stato un documentario inglese sulla storia del Britpop (in cui arrivare ai Blur e agli Oasis era stato - raccontato nella mia recensione di 'Modern life is rubbish' dei Blur), in un momento dove la mia lunga adolescenziale giovinezza cominciavo a percepirla in crisi (agli inizi del 2018, rafforzata dalla morte di Dolores O'Riordan dei Cranberries).
In un momento particolare della mia vita scoprivo il gruppo dell' 'intellettuale' Jarvis Cocker che negli anni '90 con solo due album era uscito fuori dall'anonimato, aveva fatto un grande successo ma dopo avere optato per un cambiamento di stile era scomparso in pochi anni come una meteora.
Spesso mi sono chiesto dei miei cantanti e gruppi preferiti quale album mi potrebbe rappresentare: nel caso dei Pulp questa raccolta, 'di contratto' (come voluto dalla loro casa discografica allora), perché gli album di provenienza dei successi ascoltati su Youtube non mi hanno mai entusiasmato (ma dal vivo i sei - dal '95 - sono fantastici [capolavoro 'F.E.E.L.I.N.G.C.A.L.L.E.D.L.I.V.E.' - '95 - e 'REEDING+LEEDS' - 2011]).
Per apprezzare i Pulp di successo questo album è indicato: l'unico brano inedito è 'Last Day Of The Miners' Strike', sugli scioperi dei minatori nel nord dell'Inghilterra dei primi anni '80 contro la chiusura delle miniere attuata dal Primo Ministro Margaret Thatcher. Una canzone passabile.
I Pulp hanno segnato la mia vita negli ultimi due anni, facendomi provare il fascino di una crisi interiore dove lo spirito della mia vita vissuta in famiglia e in solitudine a Genova (la mia amata città) e in Calabria (dove ho i parenti e la casa sul mare - lì in vacanza da sempre [{da più di} 30 ANNI!]) in un'atmosfera di sogno è svanito, la nostalgia si è abbastanza spenta (con 'Disco 2000') e l'attrazione e la sensualità con l'altro sesso (coetanee, sottocoetanee - molte mie compagne di università [e le veline e le 'professoresse' come Ludovica Caramis, da lontano] nate nei primi anni '90) hanno perso il sentimento di tanti anni, con 'Babies' (capolavoro! - anche nel primo video, da film).
Il gruppo della mia crisi che ha avuto il più intelligente dei frontman di quella generazione, adulto e anomalo per carattere ed età, che a fronte di album da solista non eccelsi si è rivelato un esperto di questioni sociali e politiche di tutto rispetto (cercate su Youtube i suoi interventi sulla Brexit e sulla musica pop nella società).
'Hits' è a suo modo un grande lavoro, con il difetto a mio parere di contenere la brutta versione album di 'Disco 2000', valorizzata invece nelle esibizioni dal vivo e in tv nell'anno di uscita di 'Different class' (l'album di 'Common People').
Quella del singolo e video invece è STUPENDA, facendomi immergere nei ricordi di Jarvis senza sentire troppo il peso del tempo trascorso. Spero anche per voi.
('Help The Aged' finita nella mia ultima tesi di laurea. Viva i Pulp!)
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