Sinceramente rimasi basito quando giorni addietro, girovagando tra le varie recensioni, mi accorsi che nel de-motore di ricerca debaseriano mancava uno dei nostri più fieri portabandiera nel mondo: può un'artista della statura di Pupo essere completamente ignorato da una realtà, oramai affermata, come quella di DeBaser? Ci si riempe tanto la bocca con i mostri sacri del rock, del metal ma anche della musica indie, alternativa etc... salvo poi ignorare la musica di qualità, vera, genuina che oramai pare essere sul viale del tramonto ed è un peccato visto che quella musica è stata la colonna sonora di generazioni intere.
Pupo, al secolo Enzo Ghinazzi, rappresenta senza ombra di dubbio uno di quegli esponenti e certamente anche uno di quelli che hanno avuto maggior fortuna commerciale: 20 milioni di dischi e 11 dischi d'oro sono numeri impressionanti che fanno pensare; per dire, neanche i Dream Theater (ripeto Dream Theater) sono riusciti a raggiungere tali cifre nonostante la loro bravura tecnico/compositiva che da acqua a molti. Ma non a Pupo.
Un artista a tutto tondo il nostro Enzo che decise , nel 1994, di commemorare, per la gioa dei fans (i Pupo Boys - nome che fu poi ripreso dai Papa Boys creando una certa "rivalità" tra le due fazioni che arrivarono addirittura a scontrarsi davanti ad una corte di giustizia, con gli ultimi che, sfortunatamente, vinsero la causa), la propria carriera con un fantastico doppio Lp -ora riedito su doppio cd- "I Grandi Successi" con il meglio della sua produzione.
20 canzoni, per altrettante chicche: spetta ad un pezzo come "Su Di Noi", che farebbe la felicità di molti pseudo-cantanti, il compito di aprire il disco. Che dire, un canzone pop con degli strascichi di simil-RnB che rendono il pezzo qualcosa di unico ed incommensurabile; cantato ancora oggi un pò dappertutto, è la classica hit indimenticabile. Segue un grande pezzo che contiene in se diversi stili che spaziano dal pop, alla musica tribale fino a delle sfumature progressive:"lo devo solo a te" è pura poesia musicale, ascoltare per credere. Si prosegue con "io solo senza te" in cui la voce calda di Pupo ci regala un'interpretazione degna di nota; bellissima poi la coda strumentale ad opera della chitarra di Gilmour (notoriamente grande amico di Pupo), che in questo pezzo suonò come ospite per sdebitarsi nei confronti del cantante, che aveva prestato la sua voce nei cori della canzone "Another Brick In The Wall". Seguono poi belle canzoni come "ciao", "noi adesso", "quanta gente", top ten hit che tutti abbiamo canticchiato almeno una volta nella vita. Il finale è "ti ricordi"che è in pratica un reprise di tutto quello ascoltato fino ad ora.
Il secondo disco si apre con una perla: "Gelato al Cioccolato" scritta a quattro mani con Cristiano Malgioglio è semplicemete la più bella canzone (italiana ovviamente) di tutti i tempi, forse al pari della sola "Felicità" di Albano/Romina Power. Il testo è davvero profondo, sentito, anche un pò triste: un'emozione infinita questo pezzo che, se ascoltato con la dovuta concentrazione, fa riflettere. "Non Mi Arrendevo Mai" è autobiografica e ci mostra il carattere forte di questo personaggio che di guai nella sua vita ne ha passati, ma è sempre riuscito a risalire la china: oramai storicha la sua incredibille passione per il gioco d'azzardo che stava per trascinarlo nel baratro. "Lidia a Mosca" è bel un pezzo progressive che ci mostra la polieditricità di questo artista che arriva ad attingere dalla musica tradizionale russa con sorprendente semplicità. Il disco si chiude degnamente con la malinconica "Lucia".
Insomma, cosa aggiungere? I fan non potranno farne a meno, mentre per i neofiti, questa recensione vuole essere più che altro un invoglio all'acquisto: sgombrate la mente dai pregiudizi e non fate i taccagni: è giunto il momento di frantumare i maiali-salvadanai e prelevare i 10 euro necessari per portarsi a casa quest'opera imprescindibile che non deve mancare nella collezione di un qualsiasi amante della buona musica.
P.S: Mi hanno fatto crepare alcuni scettici che davano per spacciato Pupo come cantante (essendosi ritirato ufficialmente dalle scene per potersi dedicare al suo secondo grande amore, la tv): Sanremo è stato uno schiaffo morale per qui signori, visto che Pupo insieme a Paolo Belli e il mitico Youssur n'Dour ci ha regalato una grande oppurtunità, ovvero l'opportunità di ascoltare "L'Opportunità" una canzone che parla del delicato tema di dare un'opportunità a non- so bene-chi.
Pupo sei un grande!! ( in senso figurato)
Carico i commenti... con calma