Un disco come Life Suits You Well, Huh?, dovrebbe essere presente in tutte le vostre collezioni. Life Suits You Well, Huh? è un disco del 2016 e accoglie a braccia aperte tutte le varie diramature di quella creatura fragile e mastodontica che è Spiderland.
Tante parole parlate e cantate quanto basta. Lo spoken world naviga tra l'apatia di McMahan (Old Men From Illinois) e un Mark E. Smith sotto speedball (Eckbank).

Le influenze sono tra le più disparate ed evocative dove, su tutti, ergono Slint e Codeine, egualmente vivi nelle tracce. Successivamente segue una pletora di artisti intenti al baccanale: Polvo, Unsane, Rodan, June Of 44, Sigur Ros, Mogwai, My Bloody Valentine, Slowdive e chissà cos'altro e quant'altro si può percepire.

Flogaveiki, dominata da echi e riverberi elevati a drone minaccioso ed immobile, spacca il disco con la sua bolsa progressione, Parking Lot Anatomy Teacher ha un gusto shoegaze nel suo finale anomalo con una voce altissima e filtratissima, quasi fossimo in presenza dei Drop Nineteens più trasognati su un wall-of.sound tra i più metal del post-gaze.

I pezzi sono dei climax con la perenne indecisione se espoldere od implodere.
La cosa che non vi ho detto è che sono di Milano.
L'altra cosa è che purtroppo si sono sciolti.

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"...cioè io non me ne intendo di...di... però minchia quando ho visto il video su youtube mi sono spaventato -minchia- una roba così preistorica ancora adesso funziona. Si. Perchè funziona..." "...No, no lo rifai con pochi mezzi. Magari con una fresa, un tornio, una lima. Rifai i pezzi. Una roba fatta dall'uomo."

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