C'è voluto un secolo per trovare questo concerto; alla fine l'ho trovato e non ha deluso per niente le mie aspettative. I quattro (ancora capelloni naturalmente, siamo addirittura nel 1974) vengono accompagnati in auto al Rainbow Theatre dove già campeggia il motivo di "Procession" e subito può partire la grintosa e coinvolgente "Now I'm Here". Si passa poi all'atmosfera verde "acida" di "Ogre Battle", altra canzone immancabile nelle scalette dei concerti dei Queen nel '74 ma anche oltre. Dal verde all'azzurro per una versione veramente celestiale di "White Queen" (l'assolo frutto del lavoro unificato di Freddie e Brian è sicuramente uno dei momenti più belli del concerto). L'ultimo album uscito prima del concerto è "Sheer Heart Attack", e i Queen provano anche qui canzoni meno ricorrenti nei concerti e meno famose in generale: a queste appartiene "In The Lap Of The Gods" che manca solo della parte e dei cori iniziali. Deacon che schiocca le dita apre un fantastico medley: "Killer Queen", la terz'ultima parte di "March Of The Black Queen" che ha per unico difetto quello di durare troppo poco e infine una simpatica versione strumentale di "Bring Back That Leroy Brown" con Brian che strimpella un pò l'ukulele prima della fine del medley. A seguire ci sono quattro canzoni di Queen I ("Son & Daughter", "Keep Yourself Alive", "Liar" e un'altra versione di "Son & Daughter", entrambe spesso ricorrenti nei concerti) e la mitica "Stone Cold Crazy" sulle quali non mi dilungo per questioni di spazio. Dopo un assolo di Brian c'è la straordinaria interpretazione dei 4 di "Father To Son" di cui è presente un pezzo consistente e ben arrangiato. Immancabile è anche "In The Lap Of The Gods... Revisited" con tanto di esplosione finale che apre la conclusione del concerto con "Jailhouse Rock" e "God Save The Queen" lungo i titoli di coda.

Tirando le somme: VEDERLO PER STUPIRSI!!!!!!!

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