Il gruppo musicale dei Queen, è (o meglio è stata) una delle poche band, capace di spaziare in diversi ambiti musicali, non solo nell'ambito della loro carriera; ma a mio avviso anche nei singoli album, proponendo diverse track list che andavano dal rock tipico inizio anni settanta fino alle prime tendenze "Disco/Funky" fine anni settanta (vedi "Jazz" sulla nona traccia "Fun It").
Effettivamente la band la si potrebbe qualificare in tante maniere, come: Rock, Glam Rock, Hard Rock, Progressive Rock con tendenze al classico British Metal; non contando le varie colonne sonore in cui si sono cimentati ed eseguite in diversi film, dalla band britannica e non: (B. May compose da solo, le colonne sonore dei primi due film, della trilogia di "MAD MAX").
Ma veniamo al dunque, questo a mio modo di vedere, rimane l'album della prima effettiva svolta dei Queen, verso il rock che li avrebbe resi veramente famosi, in effetti c'e'da dire che questo lavoro si allontana di molto dai primi quattro album, in cui regnava un'atmosfera veramente lugubre, circense, monotematica con ritmi sincopati, quasi soffocanti, legata molto ai viaggi introspettivi/religiosi del cantante "Freddy Mercury"; non lasciando molto spazio a mio parere, allo "sfogo artistico" per il resto dei componenti del gruppo musicale (Quest'ultima forse, una delle pochissime pecche della band, dato che la figura del leader "F. Mercury"; prevarra' quasi sempre rispetto agli altri componenti della band britannica; fino alla fine della loro carriera. L'apice di questo stile lo si ritrovera'negli album: "A Night At The Opera & A Day At The Races", dove a parte qualche capolavoro compreso tra questi due album, i medesimi non si faranno ricordare per molto altro; gli album"Queen I&II" di gran lunga superiori!).
"Sheer Heart Attack" e'caratterizzato da brani Hard Rock molto potenti e melodici allo stesso tempo, che permettono di poterli classificare, come precursori del futuro Heavy Metal; vedi "Brighton Rock & Stone Cold Crazy" (quest'ultimo, un brano a cui anche i Metallica hanno dedicato una potentissima cover). Il pezzo "Killer Queen" resta tutt'ora uno dei singoli piu'venduti nel panorama musicale inglese, il resto dell'album è molto particolare ed eccentrico nel suo insieme, da sottolineare anche la track list "Bring Back That Leroy Brown"; che ci riporta con le sue sonorita' ai mitici anni 20/30. Mentre "She Makes Me" e'una cover molto enfatizzata e ben riuscita, di un gruppo semisconosciuto; di cui al momento non ricordo il nome purtroppo, (ma potete constatarlo voi stessi acquistando l'album e guardando sotto il titolo della tracklist; se gia' lo possedete tanto di risparmiato).
Album del tutto consigliato insomma, a chi va alla ricerca del lato dei "Queen" piu' rockeggiante e meno melenso o commerciale che sia!
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