Ancora una volta tutto esaurito il Columbiahalle per I Queens Of The Stone Age! Noi arriviamo in ritardo, ci sequestrano la macchina fotografica (bastardi) e mentre i Millionaire suonano il loro ultimo pezzo coincidente anche con l’attuale singolo Champagne (che ci verrà poi consegnato su cd all’uscita) noi quattro saliamo in alto e troviamo un ottimo posticino sulle tribune, di fronte al palco. Con noi ci sono ca. 1200 persone, anche loro venute al quasi tradizionale concerto di novembre dei QOTSA (é la quarta volta in 3 anni).

Mentre gira la prima cannetta eccoli salire sul palco, sono in cinque, con Dave Grohl alla batteria (forse era anche un suo sosia, non riuscivamo a crederci), ma senza Mark Lanegan. Si parte subito con una grandissima sorpresa: inizia il riff di “If Only” dell’album d’esordio, io e Alfio ci guardiamo sorridendo perché é la prima volta che i Queens ci suonano questa fantastica Song, impazzisce anche il pubblico nel parterre, poghi salti e headbanging ovunque. Si entra subito nel ritmo di questa straordinaria serata, il sound é perfetto, come su disco, con quella batteria potentissima alla “Nirvana”, il grooveggiante basso di Nick Olivieri, l’emozionale voce e virtuosa chitarra di Joshua Homme e la tradizionale presenza di Dave Cathching al e-piano e alla seconda chitarra.

I primi 4 pezzi sono ottime scelte del primo e secondo album, capaci di coinvolgere tutto il pubblico, composto fra l’altro anche da molti Over 30. Poi arriva “The Sky Is Fallin’" a introdurre “Songs For The Deaf”, l’ultimo album dei QOTSA, suonato con un’accordatura più bassa, ma non per questo meno cattiva. Bella interpretazione, veramente grandissimi musicisti e finalmente un concerto in cui nulla può essere criticato alla performance artistica. Nessun errore, moltissime improvvisazioni soprattutto di J. Homme alla chitarra, sempre capace di meravigliarci con assoli da pelle d’oca e interpretazioni sperimentali azzeccate.

Incomincio a perdere il conto delle canzoni, il mix di tracce da tutti e tre gli album é ben gradito dal pubblico, ora entra anche Mark Lanegan (ex Screaming Trees) che ci regalerá ben 5 canzoni accompagnate dalla sua formidabile voce raucosensuale, quella di sempre. Grazie alla sua voce riconosco “Hangin’ Tree”, “Autopilot”, “In The Fade” e “I Think I Lost My Headache”, la gente attorno a me si accorge della sua presenza e si crea una Suspense da grande evento. In effetti questa sera su questo palco, con Dave Grohl, Lanegan e J.Homme ci sono tre dei più importanti personaggi della scena rock americana degli ultimi 15 anni. Nirvana, Screaming Trees e Kyuss riuniti in una Band: il risultato é il miglior rock degli ultimi anni, senza alcun dubbio!

Il fiato viene spezzato prima dalla Drumintro di “A Song For The Dead”, entusiasmante traccia dell’ultima pubblicazione dei QOTSA, poi dalla punkeggiante “Monsters In The Parasol” con le altrettanto mostruose urlate di N. Olivieri al microfono, anche in questo caso come da ciddì. Gli Highlights si superano una dietro l’altra e così, dopo complessivamente 13 brani credo, giungono già i bis finali. Il primo é “The Lost Art Of Keeping A Secret” del primo album, un riff minimalista su cui crescono delle chitarre esplosive e inneggia l’improvvisata seconda voce di Lanegan. Il secondo é “Go With The Flow” di “Songs For The Deaf”, sparatissima rocksong che sembra voler simbolicamente lasciare un bigliettino da visita a tutti i più scettici critici, a quelli che danno per scomparso lo Stonerrock e che diffidano dalle sonorità d’oltreoceano.

Più passa il tempo e più migliorano invece, conquistano con merito la scena internazionale; sono dei musicisti con le palle e guai a lasciarsi sfuggire uno solo dei loro concerti. Se siete ancora in tempo non perdeteveli.

djd

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