Ma voi l'avete visto questo film? Siete andati a vederlo solo per criticarlo, per curiosità o perché, quella sera, vi avevano dato buca all'appuntamento "amoroso"? Comunque sia andata, io ve lo recensisco perché, senza girarci attorno, mi è piaciuto!
Con la premessa che, quel diavoletto della tasmania di Tarantino, penso abbia voluto divertirsi con tutta una schiera di personali feticci, problematiche inquadrature retrò e piedi come se piovessero, parto dicendo che sulla voluta lentezza siamo d'accordo... ma è veramente così spiacevole? A parer mio no, siamo oramai abituati ad un cinema "mordi e fuggi" e ci siamo dimenticati che non c'è finale boom boom senza un po' di sana geriatrica suspance.
Ai protagonisti non si può dir nulla, il Leonardo è sempre lì, vigile, presente, strafottente dall'alto della sua epica carriera; il Brad (gnamo bello e bravo) ti fa salire i nervi che alla fine lo adori e, se hai un cane, il giorno dopo vai a comprare quintali di scatolette di carne, solo per poterlo imitare a casa e vedere gli occhi del tuo animale dirti "ma che minchia stai facendo?".
Non mi dilungo troppo: fascinosamente lento, amabilmente borioso, adorabile nel non deludere chi, tutte le sante volte, sta lì a puntare il dito sulla ricorrente voglia di "vendetta tarantiniana": Quentin, col finale, ha esaudito il desiderio di rivincita sanguinolenta di svariate generazioni, anche a venire...
Se non l'avete visto fatelo, anche solo per poter dire: "si però questo non è Tarantino!".
Hai voglia se è lui, c'è tutto quello che più lo diverte al mondo, comprese le critiche!
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