Prima di recensire il nuovo film di Tarantino vorrei fare una piccola premessa: io ho amato Kill Bill! Ma nello stesso tempo ho odiato il "fenomeno" che si creò intorno a quel film,cioè un fenomeno commerciale,di massa,che non si vedeva dai tempi Di Caprio in Titanic!
Tarantino era quello che attirava l'attenzione dei critici ai festival e veniva snobbato dal grande pubblico, quello di "Le Iene" (copiato dal film "City On Fire" di Ringo Lam! Non lo sapevate ancora?) poi venne la svolta con "Pulp Fiction" che divenne subito un cult per il particolare stile narrativo, i dialoghi stravaganti, la miscela unica tra ironia e violenza ed una notevole regia..
Purtroppo però dopo Pulp Fiction il nome di Tarantino divenne immediatamente un richiamo per le masse, una vera è propria macchina di Hollywood! Infatti con "Kill Bill" abbiamo assistito alla commercializzazione completa del regista!
Da regista underground a direttore di film per ragazzini che se ne vanno in giro con la tutina gialla e la katana... insomma... Kill Bill fu un grande film ma troppo commestibile al grande pubblico! Tarantino è un manipolatore geniale di B-movie, non è un regista per masse!! Ma purtroppo ci è diventato (purtroppo per noi! Non certo per il suo conto in banca!). Credo che Kill Bill si sia trattato più di un grande esercizio di stile che un vero è proprio film.
Tarantino, al di là del suo spudorato successo planetario deve essere considerato come un "pazzo" cresciuto a pane e B-movie da quando era piccolo, imparando l'arte della regia copiando da altri film, con questa ideologia da spudorato cinefilo copiatore Quentin ha dato alla luce dei capolavori che non sono altro che una serie di copiature rese... migliori delle originali!! Infatti i collage di generi proposti da Tarantino in un solo film hanno dato il via a qualcosa di "originale" (molto tra virgolette) Tarantino è il citazionismo fatto arte! Lui prende la cacca e la trasforma in oro, è incredibile come quell'uomo riesce a risultare originale copiando! Unica sua pecca... ha venduto l'anima ad Hollywood! Proprio come Sam Raimi e Peter Jackson. Questo per me è un male! Ma c'è una cosa di positivo in tutto ciò...
Ora che Tarantino ha avuto il successone commerciale... può permettersi quello che vuole! Tanto è "Tarantino", quindi abbandonati i progetti attira masse alla Kill Bill. Quentin, insieme al suo amichetto Rodriguez, si sono lasciati andare in una produzione più personale e meno commerciale (come due bambini che covano un sogno nel cassetto e finalmente lo possono realizzare,come Peter Jackson che dopo il successo degli anelli ha realizzato il suo grande sogno da infante.. una super versione esagerata di King Kong!)... quindi ecco "Grindhouse" il doppio film omaggio agli anni 70-80 (al quale Tarantino ha dedicato la sua intera vita) uscito nelle sale americane con l'opzione "due filmacci in uno al prezzo di un biglietto" proprio come i cinema americani anni 70!
Pellicola volutamente sgranata, omaggi ai polizieschi trash italiani, errori voluti di ripresa, titoli di coda che escono inaspettatamente durante un fermo immagine, esattamente come i peggiori film trash dell'epoca! Insomma... cose impensabili per qualsiasi produttore odierno... a meno che... a farlo è Tarantino! Grazie al suo nome gli hanno dato l'opportunità di concepire un film del genere, ed io ho finalmente avuto l'onore di vedermi un film che nel 2007 ha avuto il coraggio di omaggiare interamente quel mitico cinema della nostra infanzia (la mia però è partita dagli 80).
Un omaggio veramente sentito e soddisfacente! Ecco quindi "a prova di morte" primo dei due capitoli divisi da Grindhouse.
Tarantino dimostra ancora di essere geniale in ogni inquadratura! Non c'è un fotogramma noioso e ripetitivo in tutto il film! Le sue ossessioni per le inquadrature ai particolari (specialmente i piedi), una miriade di omaggi e citazioni e soprattutto attori bravissimi e scene d'azione al cardiopalma! "Death Prof" è un film spassosissimo! Con quel sapore di cinema underground che non si vedeva da anni in un film di Tarantino (dai tempi di Le Iene),al cinema eravamo in sei! Ed io ero l'unico ad applaudire! Troppo complicato per piacere alla massa. I dialoghi come al solito lunghissimi (c'è ne uno quasi di 20 minuti!) affrontano dei temi poco interessanti dal punto di vista del popolo, ovvero.. se non si ha una piccola cultura cinefila è difficile rimanere soddisfatti dai dialoghi,che sono molto meno spassosi di Pulp Fiction e Le Iene... qui si parla dell'arte degli stuntman cinematografici, di acrobazie, e di quei film sconosciuti che la gente neanche conosce! Non ci sono combattimenti in katana o personaggi come "gli 88 folli"... non esistono veri e propri tormentoni da far ripetere ai ragazzini fuori dal cinema... questo tipo di film può essere apprezzato solo da un appassionato di cinema che riesce a cogliere i vari omaggi e il senso cinefilo dei dialoghi... certo... non mancano sequenze altamente spettacolari per tutti i gusti... infatti la protagonista non è altro che la stuntman di Uma Thurman in Kill Bill... infatti nella parte finale del film la nostra eroina esegue una serie di acrobazie mozzafiato senza l'ausilio di effetti speciali! Molto spettacolare per chi adora il cinema e l'arte degli Stunt cinematografici. Il finale con l'inseguimento in auto segue lo schema del film "punto zero", ma tarantino non ha voluto ricorrere ai prodigi tecnici di oggi, niente computer e pochissime telecamere, la maggior parte delle angolazioni di ripresa sono due! Ed il risultato è fenomenale!
Il cast oltre che a veri stuntman/attori offre anche una grandiosa interpretazione di Kurt Russel, in una delle sue migliori performance! Per il resto ce n'è per tutti i gusti: pellicola che si inceppa durante la proiezione, zoom fuori posto, scene sfocate, il solito bianco e nero alla Tarantino e i soliti contrasti di colori forti su tinte deboli (onnipresente il giallo!)! Da segnalare la macchina delle tre ragazze uguale alla tutina di Bruce Lee (Kill Bill) insomma... per gli amanti del passato e del citazionismo... "A prova di morte" può essere definito un rifacimento del cinema anni 70 fatto ad arte!!! Grande regia, grande fotografia (curata dallo stesso Tarantino), inquadrature geniali, ottimi attori, e soprattutto grandissimo utilizzo di scene VOLUTAMENTE Trash! Un atto d'amore per i film di serie B che è riuscito ad incollarmi sulla poltrona e ad emozionarmi per tutta la sua durata.
Finalmente il Tarantino che volevo!
"I grandi artisti rubano, non citano!"
Quentin Tarantino
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