In questo mondo globalizzato dove tutto assomiglia a qualcos’altro ci possono ancora essere delle piacevoli sorprese.

I Quruli, che in giapponese significa capriola, vengono dall’area del Kansai, si sono formati nel 1996 e questo è il loro terzo disco uscito nel 2001. Fanno dell’ottimo alternative rock con dei tratti di pop squisito, cantato rigorosamente in giapponese, come pure i giapponese sono tutte le informazioni su di loro in internet, a parte qualche frammento tradotto.
Ed è questo che ci piace, non capire niente del testo, come quando da piccoli non capivamo nulla delle canzoni in inglese. Ma ci piacevano lo stesso. Meraviglia.

La quarta canzone del disco è "Ai-naki Sekai" (tradotto: Loveless World) indie perfetto uptempo con giri di chitarre cattive e melodiche, trascinanti. Del testo non capiamo nulla, a parte il titolo, che ci è stato tradotto da un amico…il basso gira veloce ed il chorus fa ‘du-du-dup-du-du. Indie che potrebbe essere uscito dall’ Inghilterra.
"Eien" (Forever) inizia con delle note di piano con dei rumori campionati in sotto fondo. I campionamenti e le chitarre si integrano alla perfezione.
"Bara-no hana" (Rose) sembra un pop à la Popsicle, ottima e dimenticata band svedese.

Un ottimo disco, le undici canzoni scorrono veloci, compatte. L`unico problema: per i più sarà difficile ascoltarli, il disco su cdnow costa 40 USD.

Carico i commenti...  con calma