Era Marzo, una di quelle sere che profumano di primavera... doveva essere una qualche festa di compleanno nel cuore delle superiori quando ti senti un diciassettenne un po' vecchio dentro ma con tante cose da dire... La primavera, già proprio la primavera invogliava a bere del buon vino rosso seduto in un angolo con una malboro accesa nel posacenere.
Era straordinario starsene in quell'angolino con le all star blu scuro, un paio di jeans strappati e un maglioncino enorme giallo canarino rubato a mio padre solo perchè era degli anni '70. Era straordinario parlare di poesia mentre il vino faceva effetto, le sigarette si consumavano da sole e High and Dry scivolava per la stanza libera e dolcissima.
Era normale essere un po' tristi e sbronzi canticchiando Fake Plastic Trees ma Bones e Nice Dream davano ad intendere che si era tra amici. Just faceva battere le mani a tempo sul tavolo mentre qualche temerario timidamente invitava a pogare... ma c'era lei che mi piaceva da impazzire e fischiettando Bullet Proof mi avvicinavo.
Parlammo due ore... parlammo... parlammo del mio amore per la musica per le chitarre, mi sembrava che le mie orecchie fossero state invase da Black Star o The Bends... insomma parlammo e basta: forse le piacevo anch'io ma purtroppo tutte le volte che ci si incontrava ci provavo da sbronzo perso...
Quella notte la passai sveglio con gli occhi sgranati verso il soffitto, la lampada con la sua luce soffusa e Street Spirit nelle orecchie che mi cullava come una nenia.
Era Marzo, una di quelle sere che ti fanno capire che sarà un anno stupendo.
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