Canto del cigno per i Rage Against The Machine. L’uscita di questo album (dicembre 2000) è infatti coincisa con lo scioglimento del gruppo... “Renegades” è un intero disco di cover registrate in passato da De La Rocha e company, e, come in molti dischi di questo genere, ci si imbatte in episodi più o meno graditi. Il sound è sempre quello forte e deciso di un tempo, anche se, in certi casi, lo stile RATM fa perdere lo smalto originario della canzone (vedi la versione di “Beautiful World” dei Devo).

Comunque sia, solo la cover live di “How I Could Just Kill A Man” dei Cypress Hill (suonata proprio insieme ai Cypress Hill) vale l’acquisto del disco, perché è davvero una figata, che vi consiglio di sentire e risentire. Un’altra ottima traccia è “Renegades Of Funk”, anch’essa trasformata dalla versione Afrika Bambataa in una “Rage Against The Machinata” che in questo caso risulta essere davvero originale. Atri artisti omaggiati dai 4 di Los Angeles sono Bob Dylan, The Stooges, Mc5 e soprattutto Bruce Springsteen, con un gran bel tributo all’immensa “The Ghost Of Tom Joad”.

Nel complesso il disco è quindi sufficiente, e molte persone, tra cui io, sono sprofondate nell'angoscia nel sapere che sarebbe stato l’ultimo atto di un fantastico gruppo, che più di ogni altro ha influenzato la musica alternative anni ’90. A voi non mancano i Rage Against The Machine? A me, vedendo cosa sono gli Audioslave, un casino...

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