"Reise, Reise" è il quarto album in studio dei Rammstein, questo si differenzia dagli altri per la sua composizione, che mischia portando avvolte all’esasperazione, la loro lirica e il loro affezionatissimo industrial.
La prima traccia nonché la Title-Track è “Reise, Reise” (Viaggio, Viaggio), è caratterizzata quasi esclusivamente dal suono della tastiera di Flake la quale apre e accompagna dominante tutta la canzone.
Il secondo brano “Mein Teil” (La mia parte) è un brano molto potente che gioca sulla voce di Till genialmente modificata a computer e sul testo ironico che parla della pazzia di un uomo di Amburgo che mettendo un annuncio su internet trovò una persona disposta a farsi mangiare da lui viva e facendosi filmare durante l’uccisione.
Si prosegue con “Dalai Lama” (Dalai Lama) quale canzone richiama molto le voci inquietanti di Engel o Spieluhr ma non è pienamente all’altezza delle due pur essendo un buon pezzo.
La quarta traccia è “Keine Lust” (Nessuna Voglia) pezzo più riuscito dell’album, questo brano ha un sapore molto industrial all’interno del quale trova largo e fondamentale spazio la tastiera del solito Flake.
Il brano successivo è “Los” (Senza) traccia dal gusto forse troppo diverso rispetto all’intero repertorio della band, come dire una sperimentazione andata a male in quanto il pezzo è alquanto monotono se non noioso.
La traccia numero sei è “Amerika” (America) brano dal testo profondamente provocatorio ma dalle sonorità forse troppo commerciali, ma in fin dei conti lo si può reputare un pezzo riuscito. In contrapposizione alle critiche fatte agli U.S.A. (presenti nel brano precedente) la canzone che segue è un altro pezzo dal gusto critico, critico nei confronti del sistema comunista, stiamo parlando di “Moskau” (Mosca) pezzo che si è avvalso anche della collaborazione canora delle russe T.A.T.U. il quale lo si può definire molto dinamico e potente.
“Morgenstern” (Stella del mattino) è il brano successivo, questo è un eccesso di lirismo corale veramente coinvolgente e appassionante.
Si va avanti con “Stein um Stein” (Pietra su pietra) una canzone molto dura sia nella musica che nel testo nella quale si riscopre l’ industrial dei primi Rammstein (Asche zu Asche, Heirate mich etc.).
“Ohne dich” (Senza te) è l’undicesima traccia, il quale è la ballad dell’album, dolce e al momento stesso malinconica, questo brano anticipa “Amour” (Amore) che è il pezzo che chiude l’album, e che personalmente a me non dice nulla, come dire una tra le tante.
"Reise, Reise" in conclusione è un album molto variegato che però è spesso contornato da alti e bassi e non paragonabile al suo predecessore in quanto è un concentrato di eccessi a volte azzeccati altre volte no.
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