Tra i dischi più interessanti dell'anno scorso, non possiamo dimenticare "Stone Rollin'" di Raphael Saadiq. Forse ai meno avvezzi alla black-music contemporanea questo nome non dirà nulla, ma chi ha già ascoltato D'Angelo, Erykah Badu, Jill Scott e tanti altri lo ricorderà come il loro produttore o arrangiatore.

Ma parliamo ora di questo album. Beh che dire ad ascoltarlo non si direbbe che sia uscito nel 2011 in quanto non c'è spazio per le fredde sonorità elettroniche che impazzano a MTV o nelle radio....

Basta ascoltare pezzi come "Go to Hell" che ci rimanda ai suoni della mitica Motown grazie a suggestivi archi e cori gospel sorprendenti.

Oppure "Radio", scatenato rock n'roll in perfetto stile anni '50 che sembra uscito dalla penna di Chuck Berry.

Non dimentichiamo il rock-blues della title-track, il country-rockabilly di "Day Dreams" e la struggente "Good Man" che ha come ospite d'eccezione Taura Stinson, protegè di Saadiq.

Insomma dimenticate miagolii alla Usher, suoni plastificati alla Kanye West,  canzoncine stile Beyoncè....., "Stone Rollin'" è ricco di vera black-music come ai vecchi tempi, suonata con veri strumenti e che non si piega alle rigide regole del mercato. Raphael Saadiq ci dimostra che, per fare buona black-music ,non dobbiamo dimenticare la Motown, la Stax e tutti i grandi maestri del buon vecchio soul.

Carico i commenti...  con calma