Sarà mancanza di vitamine, sarà costituzione debole: ogni tre mesi mi torna uno sfogo rapido e violento intorno alle labbra. Zovirax, m'hanno consigliato. Sedici euro per un tubicino di pasta bianca che ne contiene meno di quanto dentifricio serva sullo spazzolino. Zovirax, o Cycloviran.
"Scusi, e il Cycloviran quanto costa?"
Di nuovo, sedici euro. Per un tubicino microscopico. Comparo gli ingredienti: tutto è identico. Sono perfino fabbricati nello stesso stabilimento. Varia giusto il nome.
E verrebbe da credere che "Journey... " sia stato assemblato nello stesso stabilimento da cui uscì l'eccezionale "Psychonavigation" firmato Laswell-Namlook. Però si tratta qui di un altro caso di scoperta contemporanea di ricercatori che non si conoscono: c'è la stessa fantasia, l'identica intimità dei ritmi pacati e le medesime crociere tranquille lungo processi organici di erosione e di evoluzione.
"Journey" ignora l'ansietà della cronaca e punta dritto all'eterno ondeggiare reggae del cosmo: "Il mondo si muove sui fianchi di una donna, si muove, salta e rimbalza" (Talking Heads, 1979), "Il mondo è una palla, una palla in un gioco senza regole" (Echo and the Bunnymen, 1987).
Appartiene molto al suo tempo, questa musica di effetti e di studiati rapporti tra brevi frasi e note sostenute. L'immediata confidenza che quest'elettronica dal volto umano, dalle calde sfumature suggerisce sconfessa la presunta, incolmabile distanza tra noi e le macchine. "Journey..." s'apre un varco nel muro dell'ascoltatore cinico con la rapidità di una fiamma ossidrica contro una foresta di stalattiti di ghiaccio. È la conoscenza intuitiva degli umani processi mentali e sentimentali che questo disco ha, che permette questo immediato contatto e che crea un persistente legame. È musica da camera nella tradizione psichedelica di "Relics", "Rubycon" e "Rainforest": classica, composta, ti avvolge come una coperta, spegnendo quella torcia umana di preoccupazioni e di frustrazioni che sei ogni momento della tua giornata.
Ci sono circa dieci cose per le quali questa è la colonna sonora ideale - e almeno cinque sono legali. E, manco a dirsi, quanto pensate che costi ? Sedici euro.
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