Il black metal tocca vette altissime in questo disco.

 Burzum oltre a suonare grande metal suona grande musica.

La recensione esplora Burzum/Aske, un album fondamentale di black metal che bilancia emozioni oscure come paura, odio e rabbia con una tecnica musicale raffinata. Pur non essendo il capolavoro assoluto di Varg Vikernes, il disco mostra grande potenza emotiva e collegate sonorità ambient. L'autore apprezza la musica di Burzum come un'opera più ampia, che va oltre il metal tradizionale, evidenziando riferimenti filosofici e artistici profondi. Il voto finale è alto, confermando la qualità del progetto. Esplora ora l'album Burzum/Aske e scopri il cuore del black metal!

 "Ovunque proteggi è un disco che non è bello, ma lo diventa, diventa splendido, perfetto: una galleria sonora che contiene l'intero climax emotivo dell'animo umano."

 "Non abbiate fretta, non archiviate questo disco con un giudizio in stellette da esperti, aspettatelo, rimarrete esterrefatti, non crederete alle vostre orecchie."

La recensione celebra "Ovunque Proteggi" come un capolavoro maturo e complesso di Vinicio Capossela, capace di stupire e conquistare a ogni ascolto. Pur essendo un disco inizialmente ostico, emerge come un’opera d’arte sonora carica di emozioni profonde e testi poetici, che si distingue per la sua originalità e profondità. Con riferimenti a vari stili e un crescendo emotivo, il disco si rivela indispensabile per chi cerca musica intensa e personale. Ascolta ora "Ovunque Proteggi" e lasciati sorprendere da questo capolavoro unico.

 "Attraverso le più graffianti sensazioni elettroniche, Hütter e compagni parlano dell’ormai generalizzata rivoluzione tecnologica di inizio anni ‘80."

 "Il computer risucchia nel vortice dell’estenuazione il sentimento, e ne fa nutrimento compiaciuto: l’intima essenza umana muore."

La recensione esamina l'album Computer World dei Kraftwerk, evidenziandone l'innovazione formale e contenutistica del 1981. Il disco è descritto come una musica meta-tecnologica che parla della tecnologia attraverso la tecnologia stessa, riflettendo sulla rivoluzione digitale e sull'alienazione dell'individuo. Le tracce più emblematiche, come 'Computer Love', mostrano come la musica e la tecnologia si fondano in un ciclo autoreferenziale, proponendo una prospettiva critica e innovativa sull'era informatica. Scopri l'innovazione elettronica e il mito di Kraftwerk in Computer World!

 Ai tunzettari piace muoversi a ritmo di "tunz tunz", e se ne fregano altamente di tutti quegli intenditori, intellettuali o metallari che siano.

 Pura esasperazione ritmica che non è melodia in nessun contesto se non tra le mura dell'habitat discotecaro.

La recensione di iMusic Selection di Claudio Coccoluto usa un tono ironico per smontare e classificare vari tipi di ascoltatori musicali, con ampio spazio al mondo house e ai cosiddetti 'tunzettari'. Pur riconoscendo qualche traccia valida come "Leave Me Alone", il disco viene visto come puro ritmo senza melodia, volto a un pubblico che preferisce la semplicità d’ascolto alle pretese intellettuali. La recensione rappresenta più un’affascinante disamina socioculturale che una vera e propria recensione tecnica del disco. Scopri la vera essenza della musica house italiana con questa recensione unica!