Le Orme non sono più quelle del fantastico tris Collage–Uomo Di Pezza–Felona e Sorona? E chi se ne frega!
Le Orme hanno virato (a detta di molti) verso un prog-pop meno impegnato? E chi se ne frega!
Le Orme non tengono più il passo con gli Area e la PFM? Ma chi se ne strafrega!

C’è sempre la magica voce di Tagliapietra? Si! I testi sono sempre avvolti da incanto? Si! Le trame sonore sono sempre pervase da quella dolcezza unica e inimitabile? Ma senza dubbio! E allora andate anche voi a ricercare queste 'Verità Nascoste', in una Venezia che forse ai nostri cari musicisti va stretta, ma sicuramente contribuisce a rendere il tutto speciale!

Lo ammetto: questa recensione è di parte. Si, e dovrebbe essere così per tutti noi Italiani, reduci e non dai fantastici anni ’70, perché mentre in Inghilterra e nel resto del mondo c’era musica per tutti i gusti e il rock progressivo stava per finire le cartucce, da noi Le Orme sfruttavano l’arma più semplice, più agognata ma al tempo stesso più difficile da usare: LA BELLEZZA! Se c’è un aggettivo per la musica delle Orme è proprio questo. BELLA! E senza paragoni!

Ed è stato così per quasi tutti i loro dischi, e forse hanno fatto qualche patto con gli angeli per potercela regalare, questa musica; canzoni come “Insieme al concerto”, “In Ottobre”, “Verità Nascoste”, “Il gradino più stretto del cielo”, e quando mai ci stancheremo di riascoltarle… E poi, un capolavoro della musica italiana quale “Regina al Troubador”, un po’ triste, certo, ma che piacere commuoversi ascoltandola dieci, cento volte! “Se sei fuggita per quel che hai, i miei ossequi”: no signori, qua la musica pur stupenda è messa in secondo piano, qua ci sono i sentimenti umani, i valori che più devono aver importanza nella nostra vita!
E poi “Vedi Amsterdam…”: “Le madri non sanno perché i loro figli vanno, ritornano ad Amsterdam”… Anche mia mamma mi diceva: “Ma vai di nuovo ad Amsterdam? Ma ci sei stato l’anno scorso”- e io: “Vacanza obbligata, vacanza obbligata, i tulipani accendono i colori, e tutti corrono a rivederla”. Ecco, se proprio c’è qualcosa bella come Le Orme, quella è Amsterdam!

Era il 1976, 30 anni fa: rendetevi conto di come sia peggiorato il mondo, di come quelle 'Verità Nascoste' siano diventate falsità agli occhi di tutti, di come oggi sia decaduto il concetto di bellezza, di purezza, di arte e chi più ne ha più ne metta, e l’unica cosa che potrete fare, dopo essere andati ad Amsterdam anche voi, sarà quella di ascoltare, elogiare e lasciarsi ammaliare dalla musica delle Orme.

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