Girando per il sito mi sono accorto che la recensione di questo disco mancava e ho deciso (nonostante la mia scarsa esperienza) di sopperire al problema... sono gradite le critiche visto che è la mia prima de-recensione.

Allora, Metal Circus, datato 1983, è il miniLP che inaugura l'entrata degli Hüsker Dü nella scuderia della SST di Greg Ginn, e con i suoi sette pezzi delinea la prima svolta del sound del gruppo, che allarga i propri orizzonti stilistici oltre l'"hardcore al 100%" dei precedenti dischi, e prepara di fatto il campo al capolavoro "Zen Arcade".

Il disco si apre con "Real World", deflagrante brano hardcore che ricorda vagamente gli Stiff Little Fingers, dotato del wall of sound compatto e ronzante che diverrà il marchio di fabbrica degli Huskers. Il riff in glissando e i tempi veloci ma tenuti con precisione da Hart e Norton dimostrano che il gruppo ha affinato la propria abilità, andando oltre i powerchord sparati a mille all'ora dei lavori precedenti. "Deadly Skies" conferma queste impressioni, con Mould che riesce a far letteralmente urlare la sua flying v mentre mette a dura prova le proprie corde vocali.

"It's Not Funny Anymore" è una tipica canzone di Hart, un rock'n'roll vivace e malinconico allo stesso tempo, con un ritornello molto anni '60 nonostante le chitarre stridenti. A questo punto Mould riprende il discorso interrotto prima con "First Of The Last Calls", altro pezzo punk'n'roll dannatamente trascinante, che fa il paio con la seguente "Lifeline", brano convenzionale ma dal tiro a dir poco micidiale. 

Si arriva quindi alla canzone più famosa dell'album: "Diane". Qui gli Husker Du raggiungono uno dei loro vertici assoluti: il basso di Norton segue con calma un lento riff distorto dai toni funerei, al quale si sovrappongono prima i lamenti della chitarra di Mould e poi il parlato di Hart, che da pacato diventa progressivamente sempre più disperato, arrivando quasi a sgolarsi nel refrain per poi riprendere come se nulla fosse successo nella strofa seguente. La canzone è ispirata alla vicenda di Diane Edwards, una ragazza violentata e uccisa in quel di Minneapolis da un certo Joseph Ture che le aveva dato un passaggio sul suo furgone.

L'album, si chiude con "Out On A Limb", canzone stridente e dissonante quasi priva di melodia, con la voce di Mould soffocata da una marea di distorsione.

Insomma, "Metal Circus" è un lavoro che afferma lo stile già molto particolare delgli Husker Du, una "prova generale" dei concetti che renderanno la band una delle più influenti di sempre nel mondo dell'underground e del rock in generale.

Elenco tracce testi e video

01   Real World (02:26)

02   Deadly Skies (01:48)

Deadly skies
Deadly night dreams
Well it's no lie
To say what I've seen
I've seen the end
Of the grand scheme
'Cause we all die
By our worst means

I like to protest, but I'm not sure what it's for
I guess I've got no control over the threat of nuclear war
I made a sign to carry to show that I really care
I've heard it does some good if the television people are there

Dead trees, dead leaves, deadly skies

03   It's Not Funny Anymore (02:10)

04   First of the Last Calls (02:50)

05   Lifeline (02:17)

06   Diane (04:39)

Hey little girl, do you need a ride?
Well, I've got room in my wagon why don't you hop inside
We could cruise down Robert Street all night long
But I think I'll just rape you and kill you instead

Diane, Diane, Diane

I heard there's a party down at Lake Cove
It would be so much easier if I drove
We could check it out, we could go and see
Oh won't you come and take a ride with me

We could lay in the weeds for a little while
I'll put your clothes in a nice, neat little pile
You're the cutest girl I've ever seen in my life
It's all over now, and with my knife

07   Out on a Limb (02:38)

Carico i commenti...  con calma