A) The Brian Jonestown Massacre (d'ora in poi BJM) è un "portmanteau" composto dal nome Brian Jones, il chitarrista degli Stones, ed il luogo in Guyana dove avvenne il suicidio di massa degli adepti alla setta del Tempio dei Popoli nel 1978;

B) "My Bloody Underground" è il decimo album, escluse le raccolte, della band californiana ed è un altro "portmanteau", riferendosi evidentemente ai My Bloody Valentine ed ai Velvet Underground, ed implicitamente ad un pezzo di The Jesus And Mary Chain che si chiama "My Little Underground";

C) In realtà a me non pare che BJM assomiglino molto ai tre gruppi testé citati, avendo in comune con essi solo una discreta adorazione per il feedback;

D) Nei BJM sono transitati membri sia di The Warlocks che dei Black Rebel Motorcycle Club, e forse questi due, oltre agli amichetti The Dandy Warhols, sono i gruppi a cui accomunare il suono dei BJM, solo che questi ultimi, per il sottoscritto, sono meglio;

E) Vi è da dire che BJM fondamentalmente è il progetto del cantante Anton Newcombe, unico membro sempre presente dal 1991, anno di formazione della band;

F) BJM hanno una produzione sterminata nonché folle: nel 1996 fecero uscire tre dischi, adesso era cinque anni che non pubblicavano nulla;

G) "My Bloody Underground" è stato messo in rete sul sito della band, in una versione leggermente differente, fin dal settembre 2007, ma esce solo ora nei negozi;

H) La prima canzone del disco si chiama "Portatemi la testa di Paul McCartney sulla gamba di legno di Heather Mills (Sganciando bombe sulla Casa Bianca)", titolo a dir poco delizioso, ed è un raga degno dei migliori Kaleidoscope, quelli americani: potete metterla tranquillamente in loop tutto un pomeriggio e fare sesso tantrico con la/il vostra/o fidanzata/o, avrete risultati più soddisfacenti di quelli del bassista dei Police, oppure potete fumarvi il pomeriggio (dico fidanzata/o, perchè questo non mi sembra un disco per gente sposata, a meno che non siate vicini alla separazione legale);

I) Dopo altri due brani psycho-lisergici, l'opera prosegue con un pezzo di pianoforte di ascendenze Lisztiane che si chiama "Noi siamo i negri del mondo" (?!!), poi di nuovo muri di chitarre, voci in reverse provenienti da Saturno, feedback e loop;

J) "My Bloody Underground" è probabilmente l'album definitivo dei BJM, la summa di più di quindici anni di lavoro sulla psichedelia, il viaggio allucinato di settantasei minuti di una Alice adulta e disinibita all'interno di un paese delle meraviglie fatto di canditi, zucchero filato, pasticche e paranoie a basso prezzo;

K) Ma anche L), M), N), etc.: Ho la vaga sensazione che Anton Newcombe sia un bel tipo di cappellaio matto.

P.s.: Se acquistate tanti dischi, non mettetelo nella lista della spesa, è troppo denso. Se invece Vi piace perderVi in poche cose, buttatelo dentro, potrà riempire, credo, un paio di mesi di ascolti.

Elenco e tracce

01   Bring Me the Head of Paul McCartney on Heather Mill's Wooden Peg (Dropping Bombs on the White House) (06:29)

02   Infinite Wisdom Tooth / My Last Night in Bed With You (02:57)

03   Who Fucking Pissed in My Well? (04:31)

04   We Are the Niggers of the World (05:20)

05   Who Cares Why (08:23)

06   Yeah-Yeah (04:34)

07   Golden Frost (03:46)

08   Just Like Kicking Jesus (04:46)

09   Ljósmyndir (04:08)

10   Automatic Faggot for the People (05:51)

11   Dark-Wave-Driver / Big Drill Car (07:43)

12   Monkey Powder (07:00)

13   Black-Hole-Symphony (10:42)

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