Ho avuto una piccola idea, cioè quella di continuare a Parlare di E.e.l.s.t almeno per quanto riguarda gli album studio importanti che non sono stati ancora recensiti (non sono molti). "Elio Samaga..." (primo album) ha avuto tanto successo senza l'ausilio di pubblicità, "ITALYAN, RUM CASUSU..." è andato molto bene, ed è uno dei più amati soprattutto perchè contiene le indimenticabili SUPERGIOVANE e IL VITELLO DAI PIEDI DI BALSA molti hanno e/o ricordano "ESCO DAL MIO CORPO...", e il loro quarto album, "Eat The Phikis" lo conoscono tutti perchè in quell'anno (1996) si presentarono a S. Remo con la storica "La terra dei Cachi". Da quel momento in poi Elio diventa più difficile da seguire, sappiamo che nel 1999 esce una canzone e un video su "La visione" dall'infallibile ritornello: "La visione della figa da vicino...", contenuta nell'album "Craccracriccrecr" e che infine nel 2003 si sono fatti nuovamente sentire con "Cicciput" grazie alle canzoni Fossi Figo e Shpalman.
Qualche anno fa, Informandomi, analizzando la loro biografia, tra un intervento in tv e uno in radio, tra diecimila concerti in giro per l'italia (ma chissà perchè mai nel Salento) e tanti proggetti, tra cui infiniti cd singoli si scopre che nel 1998, cioè in mezzo a "Eat The Philis" e a "Craccracrccrecr" è presente un'altro album, dal titolo "Peerla".
Questa intro solo per dire che l'album in questione è il più sottovalutato, il meno conosciuto e il meno famoso. considerato dagli elìì stesso "l'album rarità". Rispetto agli altri questo album è un po' forzatello e meno comico, concentrato in particolare sul tema calcistico, ma di certo lo preferisco a Cicciput. Sebbene in copertina ci sia una perla Zoomata non ci vuole un genio per capire che "Peerla" voglia intendere Pirla.
L'album si annuncia con la (intro) sensazionale scoperta del Prof Magneto circa la calamita, per poi proseguire con "La donna nuda (I want a new drug") cover in "elio maniera" della stupefacente canzone di Huey Lewis. arriva in seguito la prima citazione calcistica: "La cinica lotteria dei rigori" canzone composta da un terzetto corale con la partecipazione di Mangoni, questo brano ha composto per poco tempo la sigla di una vecchia edizione di mai dire goal. vengono anche "coverizzati" i Dik Dik con la super pop canzone "Help Me" dove viene narrata la triste disavventura di Mc Kenzie intrappolato nello spazio. Altra citazione calcistica, questa volta più famosa e divertente "Nessuno allo stadio" sigla di Mai dire goal del 1994 in cui Elio cantando questa canzone su uno sfondo psichedelico si trasformava in lupo mannaro, nel testo, oltra a citare Lorena Bobbit vengono sparate delle strofe geniali, musica tipica discoteca anni '90. Si continua con le cover, questa volta di Nek con "In te" cantata interamente dall'intonatissimo Mangoni. Sebbene Urna sia già presente in "Italian Rum casusu..." in una versione quasi power metal, stavolta, viene riproposta in un'altra versione più tranquilla e con arrangiamento fusion. Segue un'ancora sigla di mai dire goal, questa era indimenticabile, cover della canzone base tratta dal film "Rocky Horror Picture Show" da Elio battezzata "Balla Coi Barlafus-time warp"; Elio canta insieme a Marina Massironi e Giacomo (Di Aldo Giovanni e Giacomo), nel video Claudio Lippi e Simona ventura finivano per sbalgio in questo castello "posseduto" dai grandi comici della trasmissione. L'album acquista la prima "forzatura" o meglio la prima ricaduta che lo abbassa leggermente di qualità rispetto agli altri album con la canzone "Agnello Medley" dove la band canta le tipiche canzoncine di natale in una versione pessima. Segue poi una canzone con la base di "Lo stato A-Lo stato B" brano presente nel precedente cd (Eat The Phikis) intitolato stavolta "il concetto di banana" e con un altro tema calcistico (anche questa è stata una sigla di Mai dire gol) la canzone più bella dell'album è in assoluto la natalizia "Christmas with the yours" cantata da Elio e Graziano Romani in italo/inglese ("Panettone is on the table..."), sono presenti anche belli assoli di chitarra. segue un'altra canzone (ovviamente a tema calcistico) dal titolo Giocatore Mondiale, nata come sigla di una trasmissione radiofonica, è simpatica la conclusione: assolo di pianoforte con la mitica voce commentatrice "Italia campione del mondo".
Per concludere, l'album non riesce "brutto" nel complesso, solo che ha qualche ricaduta che ne rende dubbiosa la qualità e in oltre è troppo indirizzato verso il calcio come tema principale, e quindi per molti può risultare poco interessante. ma un ascolto ne è obbligatorio.
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