Prima del successo planetario ottenuto con gli albums "Californication" e "By The Way", prima che il maledetto mainstream prendesse il sopravvento, prima di lasciarsi ammaliare dalla Warner Bros e prima di abbandonare la EMI, prima di tutto ciò, i Red Hot Chili Peppers erano quattro drogati che ci davano dentro veramente con la musica: un crossover strepitoso di funk, rap e rock che a quel tempo era quasi inedito. Chad Smith nel suonare la batteria ci metteva l'anima (mica come in Stadium Arcadium..), Frusciante era agli inizi ma si poteva già intuire che musicista sarebbe poi diventato, Flea suonava il basso con tanto impeto che ha sicuramente ancora i calli (e fortunatamente continua a farlo), e Kledis se ne andava in giro per il palco seminudo col suo rap energico e scomposto. In questa raccolta alcune canzoni sono eseguite dalla formazione precedente (Flea, Kledis, Irons e Slovak, chitarrista morto per overdose nel 1988).

A sentirli facevano proprio venire in mente dei peperoncini caldi rossi e piccanti: ogni canzone è suonata con energia e alto tasso adrenalinico, persino le più tranquille "Hollywood" (cover dei The Meters) e "Behind The Sun". Lo stesso bassista Flea ha dichiarato in un'intervista: "suoniamo sempre incazzati e ci divertiamo, suoniamo come se avessimo sempre il cazzo duro". E sentendo canzoni come "Backwoods", "Fight Like A Brave" o "Fire" (Jimi Hendrix) non posso proprio dargli torto, ma ora gli consiglierei una massiccia dose di viagra: avete sentito che tripletta che ci hanno cacciato con gli ultimi tre singoli? Uno peggio dell'altro. Senza dubbio li preferivo prima: avevano appena trovato un'identità, Kledis era alla ricerca di un riscatto morale dopo la morte di Slovak, e Frusciante poteva dare libero sfogo al suo estro creativo, mentre nell'ultimo "Stadium Arcadium" mi sembra che lo abbia messo da parte per fare da spalla a Kledis coi suoi falsetti sgonfia-maroni… peccato… e pensare che è uno dei migliori chitarristi viventi…

E poi il cantante appunto: non so e non mi interessa cosa sia Scientology, ma so che non è più lo stesso da quando si è convertito a questa pseudo-religione: ma lo avete visto? Con quei capelli lisci pettinati di lato? Cos'è? La parodia di un guru? Il batterista si è adattato di conseguenza al cambio di rotta del gruppo: ritmi decisamente più tranquilli. L'unico che sembra non essere cambiato è Flea, ancora pazzoide e iper-attivo, ma lui proprio non me lo immagino con un maglione color marrone che suona il basso seduto su una sedia…

Non ci sono dubbi comunque: i RHCP sono ormai lungi dai tempi andati… dai tempi in cui suonavano pressoché nudi… dai tempi in cui facevano ballare la gente nei locali underground a suon di rabbia ed energia… dai tempi in cui usavano un'immagine con evidenti riferimenti alla masturbazione come copertina di una raccolta…

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