Lo avevano snobbato, criticato, bastonato, stroncato manco fosse un qualsiasi dischetto dei gansenrosis o dei tochiotel, eppure in qualche modo, ancor prima di comprarlo, sapevo già che "Around The Sun" sarebbe stata la scelta più azzeccata come primo approccio ai R.E.M. (secondo considerando anche il best of). Me lo suggeriva il mio istinto, la mia forse insana inclinazione ad andare sempre e comunque controcorrente, la stessa identica vocetta interiore che mi suggerì di cominciare a conoscere i Judas Priest partendo da "Demolition" o anche di comprare a scatola chiusa "Tyr" dopo la cocente delusione di "Paranoid".

Forse mai prima d'ora un disco mi aveva dato sensazioni così strane e così immediatamente riconoscibili come questo CAPOLAVORO ASSOLUTO datato 2004. la prima volta che lo ascoltai, dalla prima nota di "Leaving New York" all'ultima di "Around The Sun" mi sentii come un cobra davanti al flauto dell'incantatore. Ero semplicemente Stregato. Ipnotizzato. Affascinato. In a trance but still awake...

"Around The Sun" è composto da tredici canzoni, tredici ballate che si succedono l'una con l'altra in maniera lenta e fluida seguendo una linea retta. Tredici gemme di rara bellezza in cui si mischiano inquietudine, dolcezza e disillusione. Le chitarre sono quasi tutte acustiche, le percussioni sono ridotte al minimo indispensabile, pianoforti e tastiere varie fanno spesso capolino aggiungendo ombre, luci e sfumature alla trama sonora dell'opera, e su tutto domina la voce di Michael Stipe: una voce perfetta, una voce dolce ed espressiva capace di trasmettere appieno l'enorme valore e  la profondità dei suoi testi, testi molto immaginifici e visionari, testi che fanno uso di metafore ricercate e un po' stralunate per descrivere anomalie e conflitti sia interiori che legati all'inquieta e controversa America del III millennio.

Impossibile non farsi conquistare da "Leaving New York": quell'atmosfera notturna, quasi cupa, poi quel ritornello che emerge con la stessa forza di un brivido, quel crescendo finale quasi liberatorio. E poi c'è "Electron Blue", quel lento vortice di tastiere in cui è dolce affogare, quel testo intimista, e quella voce che fa sognare ad occhi aperti. Ci sono ballate dolci e struggenti come "Make It All Okay" e "I Wanted To Be Wrong", c'è una marcetta spensierata (ma neanche poi troppo), "Wanderlust" che offre all'ascoltatore una piacevole oasi di pop più leggero nel contesto impegnato dell'album, ci sono le atmosfere rarefatte di "High Speed Train" e "The Worst Joke Ever", ci sono canzoni inquiete e ipnotiche come "Final Straw", caratterizzata da chitarre spagnoleggianti e la monumentale "Boy In The Well", che definire stupenda sarebbe forse riduttivo, una canzone che penetra subdolamente nelle vene per non uscirne più, c'è anche l'affascinante e indecifrabile "The Outsiders", ci sono "Aftermath" e "The Ascent Of Man", che fanno venire la pelle d'oca ad ogni ascolto, sia esso il primo o il cinquantaduesimo, e c'è una titletrack che con il suo messaggio fa comunque filtrare un raggio di speranza.

"Around The Sun" è tutto questo e molto di più, è un album che, pur offrendo nella sua tracklist dei diamanti che brillano di luce propria (praticamente ogni singola canzone vale tutto il prezzo del disco) trova la sua forza e il suo fascino magnetico nell'esaltazione del collettivo e nella coesione, come una suite di 55 minuti divisa in tredici parti. Mi inchino e mi tolgo il cappello davanti al disco più brutto e meno ispirato dei R.E.M., il punto più basso della loro carriera, un vero e proprio passo falso. Ma andate a ciapà i ratt, come si dice dalle mie parti...

"And who am I? I'm just a guy. I've got a story like everyone"

"Drawing patterns with a cork on a tablecloth, promising volcanic change of plot, where does this leave us? I'm scared of the storm, the outsiders are gathering, a new day is born"

"Now love cannot be called into question, forgiveness is the only hope I had, and love will be my strongest weapon. I do believe that I am not alone"

"The water is rising. You try to rappel. A rousing cheer for the boy in the well"

"Now the radio stutters snaps to life, some sour songs that sets in right, and when London falls, he'd like to call, but the stars collide"

"Take another trip around the sun"

Yeah Yeah Yeah Yeah Yeah Yeah

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