Servono introduzioni? I R.E.M. sono una fabbrica di caramelle di qualsiasi assortimento, colore, gusto e umore.
Purtroppo sono arrivato troppo tardi e i loro dischi sono già stati pluri-recensiti, per mia fortuna, però, in un angolino abbandonato ho trovato questo.

"Dead Letter Office" è una compilation di b-sides uscita nell'aprile 1987, quando il quartetto stava ultimando le registrazioni per "Document", disco assolutamente chiave.
In sè comprende 15 tracce registrate dal 1981 al 1986, tra cui diverse cover che delineano e palesano quelle che furono le influenze dei giovani e, in un certo senso, ancora novelli musicisti. Nella versione CD vennero incluse anche le tracce dall'EP "Chronic Town", il primissimo esordio.

Chi li conosce bene sa quanto Stipe e compagni siano devoti ai Velvet Underground, ebbene ci sono ben tre cover di quest'ultimi: "There She Goes Again", "Pale Blue Eyes", "Femme Fatale". Dei grandi classici portati con eleganza, rispetto e personalità.
In particolare voglio mettere su un piedistallo la loro versione di "Pale Blue Eyes", un brano che mi porta in mente ricordi non troppo felici e non troppo lontani di una rottura. Con grande rispetto, la trovo più intima ed emozionante.
Tra le altre cover: una divertente e cazzeggiante "King Of The Road" di Roger Miller (si dice che la band fosse ubriaca al momento della registrazione), l'energica "Toys In The Attic" degli Aerosmith e "Crazy" dei Pylon.

I brani originali, invece, si possono dividere in due categorie: quelli più maturi e quelli più acerbi (e forse non ancora convincenti).
Partendo dalla seconda categoria, con "Burning Hell" troviamo i R.E.M. in una veste più aggressiva e più Rock classico. Si riesce a percepire quanto non siano propriamente a loro agio; per fortuna una 20ina d'anni dopo smentiranno tutti con quella mina vagante che è "Accelerate".
"White Tornado" e "Rotary Ten" sono due brevi pezzi strumentali rispettivamente colorati di Surf Rock e Jazz; brani che, specialmente "Rotary Ten", fanno storcere la testa... un po' fuori luogo forse.

Tra i pezzi più maturi c'è sicuramente "Bandwagon", brano veloce in perfetto "stile R.E.M. dell'epoca" scritto con la collaborazione di Lynda Stipe, sorella minore di Michael. Poi come non citare "Voice Of Harold" (b-side di "So. Central Rain") e "Ages Of You" (b-side di "Wendell Gee"), brani che avrebbero certamente meritato un posto in "Reckoning" e "Fables Of The Reconstruction", senza alcun dubbio. Ottimo scambio di voci tra Stipe e Mills nel secondo brano citato.

In sintesi, un'occasione per ascoltare dei R.E.M. energici, freschi (come sempre) e soprattutto spensierati.

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