Stavolta avrebbe vinto, non poteva andargli sempre male.

Il suo debito nei confronti di Giggi er cravattaro era arrivato già a 5.000 euro e il bello è che Giggi di euro gliene aveva prestati, a più riprese, poco più di 2000.

Entrò in sala corse stringendo in mano la banconota nuova di zecca da 500, in testa gli rimbombava la voce rauca di Giggi …questa è l’ultima vorta che te li presto capito Armà? … sò l’urtimi 500, e si nun me ne ridai 5000 entro fine mese so cazzi tua… Ah… nun me ne frega ‘n cazzo de come li rimedi, a fine mese vengo a riscote 5000 …capito Armà?

Ciao Armà, lo salutò Bruno, ex galeotto, ex biscazziere, ex picchettaro, ex tutto, caduto in disgrazia pure lui. Bruno lo strillone, sempre pronto a litigare, a minacciare, a intimorire.

Ma ormai non intimoriva più nessuno, si era ridotto a chiedere pochi euro ora a questo ora a quello e tampinava sistematicamente il pollo di turno cercando di dargli la dritta sulla corsa, questo nun po’ perde, metteceli tutti… e invece perdevano, oh se perdevano …e ‘tutti’ non ce li metteva mai nessuno…

Aho Armà… ma che ‘n saluti più? Ma che stai ‘mbambolato?

questa è l’ultima vorta…

… e si nun me ne ridai 5000…

.. a fine mese vengo a riscote 5000 …capito Armà?

Nella testa di Armando la voce di Giggi er cravattaro era forte e chiara, il Ciao Armà di Bruno lo strillone proveniva da una radiolina lontana lasciata accesa sulla finestra di una casa al 5° piano …ma Bruno era ad appena mezzo metro da Armando ed era strillone.

Aho a Brù… ciao no scusa ero sopra pensiero…

Anvedi come sto pensò Armando …famme sciacquà la faccia, mò me pio ‘n caffè, me fumo na sigheretta e ie li levo tutti, stavorta ie li levo tutti…

Armà! …Armà me dai na sigaretta? Damme 20 centesimi, me mancano 20 centesimi pe pià ‘n caffè…

E levete Valterì!

Valter 45 anni, ex pizzaiolo. Alla morte del padre ereditò una discreta somma di denaro e si diede alla bella vita abbandonando il tetto familiare, la moglie e il figlio e il lavoro.

Si giocò tutti i soldi nel giro di pochi mesi e quando cercò di tornare a casa trovò la porta chiusa. Al lavoro avevano trovato un altro pizzaiolo.

Divenne barbone in breve tempo e continuò a bighellonare davanti alla sala corse.

Praticamente viveva in sala corse e più passava il tempo più peggiorava il suo status da barbone.

Sempre più sporco, sempre più ubriaco, sempre più sgradevole… urlava, era molesto, si pisciava sotto. Ma era simpatico e poi era Valterino, lo scemo del villaggio, lo conoscevano tutti, nessuno gli negava da fumare o qualche spiccio per mangiare, che poi mangiava gratis perché da ‘Mamma che pizza!’ un pasto caldo lo trovava sempre.

I soldi se li beveva.

stavorta ie li levo tutti…

Armando s’era scolato il caffè bollente e s’era acceso la sigaretta. Tirava così forte che nonostante fosse manco a metà già gli scottava sul filtro. Tutti ie li levo per dio…

È la prima corsa del pomeriggio qui all’ippodromo di Grosseto! La corsa è sui 1200 metri, il terreno è pesante, i cavalli si avvicinano agli stalli. Mancano 3 minuti alla partenza!

La voce squillante e perentoria dello speaker uscì dall’altoparlante del televisore come schiocco di frusta e fece trasalire Armando che buttò il mozzicone ed entrò rapidamente in sala per studiare il tabellone.

Allora… Golden Dubai è il favorito e lo danno a 1,80… 8 cavalli in gara… Flower Cris… è il contro favorito… a 3,50… questo è buono, è veloce sul terreno pesante e a Grosseto sono due giorni che piove…

Poi c’erano gli altri 6 cavalli ma Armando aveva già deciso: 500 euro su Flower Cris vincente!

E così fece.

Si piazzò davanti al televisore, gli occhi sbarrati, il cuore in tumulto, le braccia conserte e serrate, le mani strette sotto le ascelle, era come se avesse addosso una camicia di forza invisibile, sembrava pazzo, ma nessuno si accorse di lui. In sala era in buona compagnia del resto.

Partiti!

Alluminio scatta in testa e guadagna lo steccato, Ciambotto gli prende la schiena. All’esterno partendo da dietro scatta il favorito Golden Dubai che guadagna rapidamente terreno… dietro di lui il contro favorito Flower Cris!

Quadro! QUADROOOO!!! Urlò qualcuno …”quadro” era quando qualcuno si piazzava davanti al monitor (il quadro) e ostruiva la visuale a chi stava dietro.

…ultima curva, i cavalli sono sul rettilineo per il rush finale!

I cavalli al galoppo zoccolavano il terreno fangoso alzando zolle di terra bagnata in aria.

Le bestie possenti erano sollecitate dai fantini che scudisciavano i loro fianchi col frustino e le sospingevano con vigore verso il traguardo muovendo freneticamente le briglie collegate al morso.

Dopo l’ultima curva, all’ultima retta, i cavalli avevano abbandonato lo steccato e si erano disposti a raggiera in vista del traguardo.

Lo scatto di Golden Dubai! Il favorito supera nettamente Alluminio e si lancia verso il traguardo e l’unico che sembra tenere il suo ritmo è Flower Cris che scarta sulla destra e tenta il sorpasso!

Armando aveva il cuore in tumulto, gli occhi sbarrati, incollati sullo schermo, la gola secca, le mani gelate e sudaticce, non riusciva a parlare.

Ultimi 100 metri.

Golden Dubai è ancora in testa ma Flower Cris non molla la presa, anzi, guadagna terreno!

50 metri.

I cavalli sono perfettamente apparigliati, è un testa a testa entusiasmante e tagliano il traguardo insieme! È difficile dire chi abbia vinto, Golden Dubai è stato in testa fino alla fine ma proprio sul traguardo la testa di Flower Cris sembra in linea con quella di Golden Dubai. Sarà la foto a stabilire il vincitore!

Iniziarono subito i commenti a caldo dei cavallari: ha vinto Golden Dubai! …non credo alla fine se guardi bene Flower Cris lo copre completamente e… tocca vedè i tempi di galoppo … po’ esse pure che danno parità… dalla foto se guardi bene Flower Cris ie mette er muso davanti… sì ma a Grosseto la telecamera è storta per cui…

Armando seguiva i commenti spostando la testa di scatto verso chi commentava.

Oddio speramo che ha vinto, speramo che ha vinto…

Uscì dalla sala e s’accese un’altra sigaretta, si allontanò di una cinquantina di metri, voleva essere solo.

Brutta foto brutta foto! Co’ la iella che c’ho vedrai che daranno la vittoria a Golden Dubai.

Pessimista.

Armà armà!!! Ha vinto Flower Cris!!!

Ma che davero?

Sì!!! Viè a vedè!!!

ENNAMOOO!!! A BELLI!!!!!!!! A BELLIBBELLI!!!! TE LA DO IO L’AMERICAAAA!!!!

Flower Cris aveva vinto, Armando ritirò allo sportello 1.750euro.

Armà armà… quanto c’hai messo… 50? … 100? Damme dù euro armà così me faccio ‘na giocata…

Aveva già addosso due o tre scrocconi ma non se li filò di striscio… gnente… nun c’ho messo gnente… ho strillato solo perché ero convinto d’avè perso…

La seconda di Grosseto galoppo, di nuovo 8 cavalli in gara, l’attenzione di Armando si concentrò su due cavalli in particolare ma stavolta non riusciva a decidersi.

E se provassi l’accoppiata?

L’accoppiata pagava 3 volte la posta.

DJ Dream e Pink Parade.

Armando puntò l’intera posta.

La corsa era sui 1350mt e a metà gara I due cavalli erano in testa con almeno 4 lunghezze di vantaggio.

Ad Armando non sembrava vero, stava vincendo senza soffrire, il massimo.

Negli ultimi metri la coppia di testa aveva rallentato, aveva speso troppo nei primi parziali, il gruppo si avvicinava sempre più.

3 lunghezze di vantaggio, due lunghezze, una lunghezza …mezza lunghezza! Pink Parade aveva senz’altro vinto ma al secondo posto era giunto a bomba Sussinco, un maiden della scuderia Grizzetti, quotato 30 a 1!

Ma che davero? Aho ma che davero? Ma che ho perso contro un cavallo a 30? Ma che davero?

Un’altra foto avrebbe stabilito il secondo posto e di nuovo i commenti erano divisi a metà.

Uscì subito dalla sala. Pioveva e il gelido vento di dicembre gli sferzava il viso mentre camminava a passo svelto intorno al palazzo.

Faccio er giro der palazzo e poi chiedo e stavorta si ho vinto manco strillo, nun deve sapè gnente nessuno… che c’ho li buffi pure co Frappa e Travertino …ma loro ponno aspettà…

Completato il giro non chiese niente a nessuno perché non resistette alla tentazione di guardare il monitor ma ancora non avevano dato i risultati e così continuò a camminare intorno al palazzo.

Aho sto a fa i 1.600 manco stessi a Tor di Valle! pensò tra se e se paragonandosi a un cavallo che gira intorno al campo, la battuta gli sortì un curioso grugnito che voleva essere una risata, ma gli si strozzò in gola, il singulto aveva tirato su un bolo di catarro figlio di migliaia di sigarette fumate in una vita da cavallaro …sputò e continuò a camminare …brutta foto, questa è peggio de quell’artra, m’ha detto bene ‘na vorta, sto giro me sa che ho perso…

Pessimista.

Armando aveva vinto un’altra volta.

Primo Pink Parade, secondo DJ Dream, terzo Sussinco.

Vincente 2,20 – piazzato 1,60

Secondo piazzato 2,02

Terzo piazzato 4,25

Accoppiata 3,00

Trio: 185,67

Adesso non solo aveva 5.000 euro da restituire a Giggi er cravattaro, gli avanzavano pure 250 euro, era da agosto, quando prese la tris di Varese galoppo, che non stava così bene, senza debiti e con qualche soldo in tasca.

Vattene armà…

Oggi però me sta a dì bene …pensa se raddoppio pure sti 5000

Vattene armà, nun tirà troppo la corda…

Sì ma nun c’è due senza tre… e quanno me ricapita de potè raddoppià 5000 e tante…

Sì ma se perdi?

Le due voci si alternavano nella sua mente: l’angelo e il diavolo, Dottor Jeckill e Mr Hide, la ragione e l’azzardo, la paura e il coraggio o la consapevolezza e l’incoscienza, l’istinto di autoconservazione e l’impulso all’autodistruzione…

No perché se raddoppio me levo tutti li buffi e rimangono 5000 euro e stavorta sparisco un par de mesi, me vado a disintossicà in Brasile…

Sì ma se perdi devi sparì, sennò te fa sparì Giggi er cravattaro…

Ma lui era un cavallaro, “Armando er cavallaro” ed erano dieci anni ormai che viveva di espedienti.

A 40 anni aveva talmente tanti debiti che aveva dovuto vendere casa, la moglie lo aveva lasciato, non prima di averlo fatto picchiare a sangue dal cognato.

Aveva perso il lavoro, faceva il muratore, o forse è meglio dire che dopo 3 mesi d’ospedale si ripresentò al cantiere svuotato, svogliato, quando si presentava …perché spesso non andava e neanche telefonava per dire che era malato o per inventarsi una scusa …e nel giro di altri tre mesi era stato licenziato.

Dopodichè, 10 anni di lavori saltuari, di piccole truffe di espedienti ed era arrivato perfino a vantarsi di non aver fatto la fine di Valterino, perché in effetti i percorsi di vita e di sconfitte erano stati più o meno gli stessi.

A 50 anni era ancora in piedi.

La terza corsa di Grosseto non l’aveva giocata, era uscito, era arrivato a piedi alla fermata dell’autobus, stava per andare a casa, da sua madre anziana, l’unica persona che non lo aveva abbandonato e che divideva con lui la sua modesta pensione, pensione che lui a sua volta, divideva con i cavalli.

Ma aspettò l’autobus non più di due minuti …l’auto nun passa, pure questo è un segno… e tornò indietro.

Mò ve lo faccio vedè io chi è Armando er cavallaro…!!!

Entrò in preda ad una strana euforia, ogni due minuti si metteva la mano sulla tasca per tastare il pacco di soldi che aveva ritirato, si sentiva sempre più sicuro, sempre più forte, si sentiva quasi onnipotente.

Anvedi chi c’è alla quarta… WILD SPEED! Questo nun po’ perde! Lo monta Fratini …è er suo, è della sua scuderia… questo co st’artri somari nun ce po’ core! E infatti è favorito e lo danno a 2… c’è pure RIO SPEED quotato 3, che è bono, ma WILD SPEED se lo magna… l’accoppiata nun me la gioco perché ce sta pure TIMANFAYA e IKRAAM che possono arivà… ma a vince vince WILD SPEED nun ce stanno cazzi…

Puntò 5.250 euro su WILD SPEED vincente, era sceso a 1,85, favorito netto della gara …nun po’ perde…

È la quarta corsa del pomeriggio qui all’ippodromo di Grosseto! La corsa è sui 1200 metri, il terreno è pesante, i cavalli si avvicinano agli stalli di partenza, ecco sono tutti dentro …partiti!

LIVING DARFUR va al comando seguito da IKRAAM, TIMANFAYA E RIO GRANDE… Dopo 600 metri TIMANFAYA passa in testa seguito da RIO GRANDE, LIVING DARFOUR e IKRAAM non ne hanno più… ma ecco avvicinarsi WILD SPEED, il favorito, che sopraggiunge a velocità doppia, RIO GRANDE accelera e supera TIMANFAYA che è superato anche da WILD SPEED che si getta all’inseguimento di RIO GRANDE!

Ancora un testa a testa entusiasmante siamo nei pressi sul traguardo e sul traguardo è ancora RIO GRANDE a mantenere mezza incollatura su WILD SPEED che forse è scattato troppo tardi…

È ancora RIO GRANDE…

È ancora RIO GRANDE…

È ancora RIO GRANDE…

Ah… nun me ne frega ‘n cazzo de come li rimedi, a fine mese vengo a riscote 5000 …capito Armà?

Capito Armà…?

Capito Armà…?

Armando uscì dalla sala, non sentiva più niente, le mani in tasca, le sigarette finite, i soldi finiti, tutto finito.

Capito Armà…?

Tutto finito, stavolta era finita.

Svoltò a destra verso la fermata dell’autobus ma la oltrepassò tirò dritto come se volesse andare a casa a piedi.

…questa è l’ultima vorta che te li presto capito Armà? … sò l’urtimi 500, e si nun me ne ridai 5000 entro fine mese so cazzi tua…

Capito Armà…?

Oltrepassò anche l’incrocio, non sentiva più niente, non sentiva freddo, non sentiva il vento o la pioggia, non sentiva fame o sete o voglia di fumare, non sentiva niente.

Non sentì nemmeno il clacson e la frenata di un’automobile di grossa cilindrata che lo travolse e lo trascinò per almeno 100 metri.

Aveva ancora una mano in tasca, una tasca che aveva ospitato per meno di un’ora, più di 5.000 euro.

Pancia in giù, faccia sull’asfalto, occhi sbarrati, un lago di sangue, Armando era morto e Giggi er cravattaro aveva perso 5000 euro.

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