Il video di "Break The Night With Colour", primo singolo estratto dal terzo album solista dell’ex leader dei Verve, ci mostra un inquieto Richard Ashcroft al pianoforte dietro le sbarre di un carcere. È questa la semplice, ma potente immagine cui Ashcroft ricorre per descrivere quel tipo di lotta (a volte interiore, ma non solo visto che in "Keys To The World" non mancano i risvolti politici) che ogni persona deve affrontare per realizzare ciò in cui crede.
L'intero album è animato dalla consapevolezza dell’autore di "poter cambiare radicalmente la vita di una persona con una melodia”. La fede incrollabile di Ashcroft nel potere salvifico della musica lo spinge ad affermare, in un brano ispiratogli da Curtis Mayfield ("Music Is Power"), che se “la melodia è senza tempo, non ti abbandonerà mai”. Non mancano tuttavia riflessioni amare sulla disillusione ("Why Not Nothing?") e sul senso di smarrimento che a volte può dare il successo ("Keys To The World").
Clavicembali, archi e sassofoni danno vita ad un’opera caleidoscopica nella sua continua esplosione di colori musicali; il dinoccolato e carismatico Ashcroft si muove oggi più che mai con assoluta sicurezza tra i generi più disparati, e come premio per la fiducia accordatagli ci consegna un album più asciutto e diretto rispetto dei suoi precedenti lavori solisti. L’impressione che si ha ascoltando con attenzione le dieci tracce di "Keys To The World" è che l’autore, da molti erroneamente considerato fino a qualche anno fa “soltanto” l’ex leader di una delle più importanti band inglesi degli anni novanta, sia invece ormai pronto ad entrare di diritto nel gotha dei grandi cantautori della musica popolare inglese.
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