Tempo fa avevo letto da qualche parte che l'origine del termine tango risulta misteriosa e controversa. Nonostante tante ipotesi etimologiche, però, mi piace pensare che il termine derivi dal latino tangere, toccare. Da una parte, perchè penso ai movimenti dei ballerini di tango: gli occhi si guardano, si cercano, i corpi liberamente si toccano, si stringono. Petti, visi e braccia si fondono. Dall'altra, perchè penso al valore metaforico del termine in relazione alle emozioni umane. Il tango è, infatti, una musica toccante, emozionante, malinconica, struggente.

Non tutti gli interpreti riescono, tuttavia, a trasmetterne la magia a chi ascolta. Astor Piazzolla ne era capace, ma lui non era un semplice interprete, era Il Tango. Richard Galliano ne è, comunque, un degno erede. E' un virtuoso del bandoneon ed un buon compositore. In oltre, ha avuto il merito di continuare una tradizione, sviluppando nel contempo il confronto tra il tango e il jazz, già iniziato dallo stesso Piazzolla insieme a Gerry Mulligan.

New York Tango, (Pubblicato dalla Dreyfus Jazz nel 1996) è a mio parere, il suo disco più bello. Rappresenta un chiaro esempio della filosofia che ispira Richard Galliano, in quanto nasce dall'unione di differenti culture e personalità musicali. Bireli Lagrene chitarrista gitano, Al Foster, già batterista di Herbie Hancock e Miles Davis, George Mraz, bassista ceco emigrato negli States e l'" italiano" Galliano con la sua inseparabile "fisarmonica". L'alchimia tra loro è quasi perfetta e i dialoghi fra il bandoneon di Galliano e la chitarra solista del virtuosissimo Lagrene fanno letteralmente venire i brividi. Emblematico in tal senso è il quinto brano, Fou Rire, dove i virtuosismi dei due artisti sembrano non aver limiti.

Tutti i brani sono stati composti dallo stesso Galliano, ad eccezione di quello di apertura (Vuelvo al sur) e di chiusura (Three views of a secret) dell'album, i quali omaggiano e ricordano due grandi musicisti rispettivamente del tango e del jazz: Astor Piazzolla e Jaco Pastorius. Consigliato se volete viaggiare da Parigi, a Buenos Aires, passando per New York, senza prendere l'aereo.

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