Sono addolorato per la morte di Richenel.
Io e l'ingegnere del suono John Fryer ebbimo il privilegio di remixare la sua stupenda 'L’Esclave Endormi'.
Il 1986 fu l'anno discograficamente più distante dal rock'n'roll, per la 4AD. Harold Budd, i Cocteau Twins, Victorialand e L’Esclave... puntavamo tutto su qualcosa di unico, enfatizzando il potere e l'individualità della voce umana. Questo concetto aiutò a definire nella maniera più pura la 4AD.
Fu una gioia lavorare con lui su due pezzi per l'album Filigree & Shadow dei This Mortal Coil. Quella voce era spettacolare; Richenel fece tutto il possibile, continuando a cantare fino a quando gli dicevo che andava bene ed ero contento. Furono delle sessioni che non richiesero sforzi, in un dolce pomeriggio, e che custodisco nei ricordi come un tesoro.So poco di ciò che egli divenne quando fu incoraggiato ad entrare nel modo della disco, ma sono così grato di aver collaborato, seppur brevemente, con un bellissimo uomo dalla voce d'angelo.
Ivo Watts-Russell su Hubertus Richenel Baars (20 Aprile 1957 - 13 Marzo 2020)
Il cantante olandese era un celebre performer nei locali e nelle discoteche di Amsterdam; tra gruppi ed esibizioni solistiche si ritagliò lo spazio necessario per una prima prova discografica, La Diferencia, nel 1982. Lo stile delle tracce era un tentativo (riuscito) di proporre una new wave eclettica e scarna (che ricorda i primi INXS, a parere di chi scrive). Richenel cantava trasudando sensualità (e sessualità), la stessa che avrebbe proposto col singolo L'Esclave Endormi, nonostante la giusta ridimensionata.
Ivo la sentí, e fu così trascinato da quei vocalizzi pregni di passione e dolore che volle rendere loro omaggio. Come? Valorizzando la voce di Richenel, tramite un nuovo mixaggio, che ne esaltasse il pathos. Così la 4AD (acquistati i diritti dalla belga Megadisc) diede alle stampe la riproposizione dello Schiavo Addormentato. L'originale divenne il lato B della nuova versione di Ivo Watts-Russell e John Fryer.
Nella carriera di Richenel v'è un prima e un dopo rispetto alla collaborazione citata. Poiché si trattò di un -meraviglioso- esperimento, il cantante intraprese un percorso artistico differente che gli fruttò un discreto successo commerciale in Inghilterra, grazie alla hit Dance Around The World e ad una manciata di dischi che abbracciavano musicalmente ciò che era in voga sul finire degli anni ottanta. George Michael gli scrisse un pezzo intitolato Are You Just Using Me, sotto uno pseudonimo.
Consiglio quindi l'ascolto di quello che ritengo essere il più valido contributo dell'androgino Richenel, seppur meno noto, al romanticismo più intimo dalle punte fiabesche che vale la pena riscoprire.
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