Un anno dopo la loro terza fatica in studio, uscita sotto il nome di "Fire Down Under", i Riot pubblicano un altro disco fondamentale per gli appassionati della scena Hard n' Heavy ottantiana: "Restless Breed".

L'album rappresenta infatti molto bene quelle che sono le caratteristiche tipiche di questo genere che ha portato molti artisti più famosi alla ribalta, regalandoci così un disco fresco, vario e ispirato, che contribuisce fra l'altro ad alimentare i dubbi dell'ascoltatore sul perché la band capeggiata da Mark Reale abbia ottenuto un successo molto minore rispetto ad altri gruppi più blasonati.

Alla graffiante "Hard Lovin' Man" viene affidato il compito di introdurre l'ascoltatore nel mood del disco, almeno per quanto riguarda la produzione, meno aggressiva e tagliente del predecessore a vantaggio di un sound più Hard-Rock oriented. L'altra novità si chiama Rhett Forrester, carismatico frontman al suo primo lavoro in studio con una band non amatoriale, subentrato in seguito all'abbandono del gruppo da parte di Guy Speranza. La calda e a tratti graffiante voce del nuovo cantante si adatta fin da subito molto bene al sound del disco, presentando delle linee vocali ispirate e raramente sopra le righe che contribuiranno all'ottima riuscita delle varie tracce dell'album.

Si prosegue con "C.I.A", ottima song caratterizzata dal pregevole lavoro alla chitarra di Mark Reale e dall'alternarsi del cantato di Forrester tra il graffiante della strofa e il pulito ed emozionale del ritornello.

In terza posizione arriva finalmente la spettacolare title track, con ogni probabilità la miglior canzone dell'intero lotto, col solito Reale a macinare schitarrate, riff e soli degni dei migliori chitarristi del periodo. Da sottolineare la splendida introduzione , l'interludio a metà della traccia e la prova di Forrester, che forse raggiunge proprio qui la sua piena espressione. 

Con "When I was Young" e "Loanshark" arriva invece il momento di soffermarsi sull'ottimo lavoro della sezione ritmica targata Leming (basso)/Slavin (batteria). Nel primo caso si tratta di una riuscitissima cover di una canzone degli Animals trainata da una cavalcata quasi epica, mentre nel secondo di una canzone dal ritmo quasi sincopatico nella strofa, contrapposto ad un più "regolare" e strepitoso groove nel ritornello, in cui mi sento di sottolineare la prestazione dell'intero gruppo, in particolare quella del terremotante (in questo caso) vocalist Forrester.

Superato il giro di boa, procediamo su binari sempre più tranquilli prima con"Loved by You", bel pezzo spiccatamente hard-rockeggiante con un intermezzo più tranquillo con tanto di armonica, poi con l'intrigante"Over to You" e concludendo con la ballad "Showdown", in cui la calda voce di Forrester sovrasta uno splendido tappeto sonoro in clean, sul quale non potevano mancare le sinuose grida della chitarra di Reale, quasi come se fosse una voce secondaria.

Particolare e ben riuscita si presenta la sognante (non potrebbe essere altrimenti) "Dream Away", mentre in chiusura troviamo quella che è forse la canzone la canzone più Heavy del lotto. A completare l'opera è infatti la breve quanto terremotante "Violent Crimes", in cui tutto si fa più potente e veloce grazie al ritmo dettato dalla coppia Leming/Slavin e dall'immancabile riffing tirato e deciso di Reale, il tutto coronato dall'ennesima prestazione a pieno petto di Forrester.

Avrei voluto evitare un track-by-track simile, ma mi rendo conto che, almeno per me, è molto difficile evitarlo quando si tratta un disco simile (come tanti altri ovviamente). Tale lavoro è infatti caratterizzato da una serie di canzoni che possono sembrare simili solo in seguito ad un ascolto superficiale, ma che attraverso una "chiave di lettura" più approfondita rivelano delle peculiarità che le differenziano quanto basta per giustificarne il grande apprezzamento da parte mia e dei vari fan della band statunitense.

Voto 4 solo perché, a voler essere obiettivi, il miglior album della band rimane probabilmente "Thundersteel", ma soggettivamente non posso fare altro che consigliare questo disco a chiunque sguazzi su qualsiasi si avvicini all'Hard Rock o all'Heavy Metal. Buon ascolto!

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